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Cariparma proroga a settembre l’offerta per Carim

Anche Credit Agricole attraverso la controllata Cariparma, proroga di un mese l’offerta non vincolante che era in scadenza oggi.

Infatti servirà un altro mese, sino al 7 di settembre, per consentire che  l’assemblea del Fondo interbancario di tutela dei depositi aggiunga 95 milioni al circa mezzo miliardo già stanziato per salvare i tre istituti in crisi da mesi.

L’operazione è tuttavia. ancora legata a due passaggi intermedi.

Il primo è la vendita di 3,1 miliardi di sofferenze e inadempienze probabili, accumulati dagli istituti negli anni.
Il fondo Atlante II acquisterà, insieme al Fondo interbancario, la parte più rischiosa di quei crediti, investendo fino a 250 milioni: ma poiché ne sono rimasti solo 150, i 100 milioni che mancano potrebbero “liberarsi” se Fonspa o Sga compreranno cartolarizzazioni già perfezionate dal fondo gestito da Alessandro Penati di Atlante.

Il secondo presupposto per concludere il negoziato è la ricapitalizzazione del braccio volontario del Fondo depositi, che ha già versato 420 milioni per il salvataggio. Ma dall’ultima verifica finanziaria si rendono necessari altre risorse per ricapitalizzare San Miniato e Rimini, dopo i 280 milioni versati dal Fondo a Cesena nel 2016. Si parla di circa 95 milioni di euro che verranno messi a disposizione dopo l’assemblea del Fondo Interbancario, a settembre, che procederà alla ricapitalizzazione del fondo.

Dal 2015 le banche italiane hanno già versato oltre 9 miliardi per salvare istituti come Banca Marche, Etruria, Cariferrara, Carichieti, Popolare di Vicenza, Veneto Banca. Ora l’ultimo mezzo miliardo per consegnare ai francesi le tre casse di Emilia e Toscana, che hanno attività per quasi 11 miliardi.

Il gruppo francese, che in Italia ha fatto di Cariparma, Friuladria e Carispezia un polo regionale tra i più redditizi, ha offerto 130 milioni, con possibili aggiustamenti fino a 90 milioni per eventuali “perdite, costi e spese” che emergano in sede di trattativa.

Tutto rinviato a settembre, ma con un mese di agosto di piena attività per mettere nelle condizioni le tra banche di poter essere salvate. I presupposti ci sono tutti anche per l’impegno del Governo ed in particolare del Ministero del Tesoro e di Banca Italia

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