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L’Isola delle Rose diventa un film: l’annuncio ufficiale di Rai Cinema

La storia dell’Isola delle Rose diventerà un film prodotto da Rai Cinema. L’annuncio ufficiale è arrivato da Paolo Del Brocco, amministratore delegato della società del gruppo Rai, oggi a Rimini in occasione del festival La Settima Arte.

A dirigere il film sarà il regista Sidney Sibilia, già noto per “Smetto quando voglio” (2017). Co-produttore, Matteo Rovere, che con Sibilia ha fondato la casa Groenlandia ed è stato regista del recente “Il primo re”.

Matteo Rovere premiato a Rimini dal presidente della provincia Riziero Santi

Cast ancora top secret, ma “di rango”, mentre il budget sarà “elevato”: si prevede anche di ricostruire le scenografie dell’isola in mezzo al mare, forse utilizzando una delle tante piattaforme estrattive presenti in Adriatico.

Paolo Del Brocco

Del Brocco ha precisato che il film si baserà su di una sceneggiatura originale; non sarà quindi tratto dalle numerose opere che hanno fin qui raccontato la vicenda, dal documentario di Roberto Naccari e Stefano Bisulli (“Insulo de la Rozoj – La libertà fa paura” 2009 , scritto con Giuseppe Musilli, autore anche del libro omonimo, e Vulmaro Doronzo), al libro di Walter Veltroni (“L’isola e le rose”, 2012), all’opera per bambini di Salvatore Primiceri (“La libertà del mare” illustrato da Ivan Zoni e dal riminese Luca Giorgi, 2017)

L’Isola delle Rose fu lo “stato indipendente” costituito e costruito su di una piattaforma dall’ingegner Giorgio Rosa nel 1968 al largo della costa riminese (per la precisione, di fronte a Torre Pedrera) appena fuori le acque territoriali. Proclamata nazione indipendente il 1° maggio 1968, con una superficie di 400 metri quadrati, l’esperanto come lingua ufficiale ed emissione di francobolli, il caso suscitò grande scalpore e ogni sorta di illazione (compreso un immaginario complotto di potenze straniere) mettendo in grave imbarazzo le autorità italiane, ma insospettendo anche quelle jugoslave.

Infine il governo di Roma si decise a occupare la piattaforma con le forze di polizia; la struttura fu fatta saltare con cariche esplosive nel febbraio 1969. Ma per qualche tempo il suo relitto continuò a emergere dalla acque, finché furono le mareggiate dell’Adriatico a farlo sprofondare.

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