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Terre dei Malatesta e dei Montefeltro: “Fraterna vicinanza a Sassofeltrio e Montecopiolo”

Lettera aperta dell’associazione Terre dei Malatesta e dei Montefeltro, al Senatore Dario Parrini, Presidente Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica Italiana e ai Senatori Gianluca Perilli e Luigi Vitali, vice Presidenti della stessa Commissione.

Buongiorno Presidente,

con la presente vogliamo testimoniare la nostra fraterna vicinanza ai Cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio che spettano da 13 anni di vedere riconosciuti i loro diritti costituzionali richiesti  con un referendum  che  ha avuto il consenso del 84 % dei votanti.

La nostra Associazione è nata dopo l’approvazione della Legge 117 del 03.08.2009  che ha permesso a sette comuni della Valle del Marecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) di tornare alla casa comune in  Romagna nella Regione Emilia Romagna.

Durante il lungo iter per arrivare alla legge, alimentato e seguito su base assolutamente volontaria e senza oneri per lo Stato o altri Enti Pubblici, da donne e uomini formati al rispetto dei valori democratici e  delle regole della Costituzione della Repubblica Italiana, abbiamo avuto modo di confrontarci con i Rappresentati del popolo che in maniera trasversale agli schieramenti della politica, hanno riconosciuto le nostre giuste ragioni.

Ragioni ugualmente valide per i comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, confermate dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha rigettato il ricorso del Presidente della Regione Marche e testimoniate anche di recente da tutti i nostri Sindaci. Le Marche, una regione che abbiamo sempre giudicato   bella e ospitale, ma mai riconosciuta come nostra negli ultimi  duecento anni.

Dopo il nostro passaggio le difficoltà della gente di Montecopiolo e Sassofeltrio sono aumentate sia per l’ostruzionismo di una politica che si è dimostrata cieca e asservita, che per l’accesso ai servizi che in Valmarecchia e in Valconca sarebbero fruibili facilmente e che invece si sono di fatto allontanati dal territorio.

Mai come in questa occasione triste del Covid-19  si è sentita l’esigenza di avere come riferimento l’ospedale di Novafeltria per Montecopiolo e di Riccione/Cattolica  per Sassofeltrio (strutture che sono in rete con gli ospedali della Regione Emilia Romagna) come primo accesso ad un passo da casa, tra  parenti e amici.  

Con questi comuni ci legano storia e cultura, tradizioni e abitudini, frequentazioni  scolastiche e affetti.

Ma più di tutti ci unisce la volontà popolare di impegnarsi e lottare per cercare di migliorare  il futuro delle giovani generazioni.

Non è concepibile che la politica si adoperi a intralciare e annullare quello che i cittadini vogliono raggiungere seguendo le regole della democrazia e del leale confronto.

Se rispetto è dovuto al Senato della Repubblica Italiana è altrettanto vero che ogni piccolo comune e ogni singolo cittadino hanno il diritto di vederlo riconosciuto.

Confidiamo in una  giusta decisione che riconosca il diritto dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio di passare dalla Regione Marche alla regione Emilia Romagna per continuare a coltivare i valori della democrazia popolare”.

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