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Il sindaco di Rimini: “Basta paralisi, con l’ossessione dell’emergenza il turismo non riparte”

“Normalità, programmare, adesso. Convivere con il virus. Basta paralisi, basta spararsi sui piedi (cito il Ministro del Turismo Garavaglia) con una comunicazione ossessivamente d’emergenza. Altri Paesi nostri diretti concorrenti nell’area mediterranea stanno già cambiando approccio e semplificando le procedure dei viaggi. E adesso chi riparte per primo rischia poi di avere un vantaggio non colmabile rispetto al resto del gruppo”. Così il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad nel consiglio comunale tematico di giovedì 27 gennaio.

Il lungo intervento del sindaco è partito dal riepilogo dei dati: “Nel 2021 infatti il movimento turistico è in ripresa, ma ancora molto lontano dai livelli del 2019. I dati Istat ci dicono che nei primi nove mesi del 2021 le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi del Paese sono in crescita rispetto al 2020 (+22,3%) ma restano ben sotto i livelli del 2019 (-38,4%). I dati appena pubblicati dall’osservatorio di Federalberghi mostrano che nel 2021 sono andate in fumo 148 milioni di presenze turistiche a livello nazionale rispetto al 2019. Per fare un raffronto con il 2019 (l’ultimo anno pre-pandemico), è come se si fosse cancellato un pernottamento su tre. Se guardiamo ai soli turisti stranieri, la perdita diventa di uno su due per un totale di 115 milioni presenze estere perse. Il quadro assume l’aspetto più allarmante proprio nelle località nelle quali maggiore è il peso delle presenze degli stranieri.  il fatturato dei servizi di alloggio nei primi nove mesi del 2021 è calato del -35,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019”.

Non basta: “Un quadro reso ancora più allarmante a fronte del forte aumento dei prezzi al dettaglio e delle maggiori spese per le bollette che attendono famiglie e imprese nel 2022 di fronte al quale gli italiani reagiscono tagliando la spesa per i viaggi, come attesta anche uno studio recente di Federalberghi. Rincari che investono e danneggiano anche il settore del turismo”.

E Rimini? “Come il resto d’Italia segna forti variazioni negative rispetto al 2019, ma registra variazioni positive rispetto al 2020 migliori rispetto alla media nazionale”. Tuttavia “ci avviamo a chiudere statisticamente l’anno 2021 con circa 2.200.000 presenze in meno nel nostro comune rispetto al periodo pre-pandemia”.
Infatti, nonostante il recupero “perfino insperato” di “quasi 1,2 milioni di pernottamenti alberghieri rispetto al 2020 (che corrispondono a 240mila arrivi in più rispetto al 2020)”, “a Rimini il dato del 2020 ha visto un calo dei pernottamenti del -48,1% (con un totale di 3.914.530 presenze nel 2020 contro le 7.548.135 presenze registrate nel 2019) mentre gli arrivi sono diminuiti del -51,4% con 930.260 arrivi nel 2020 contro i 1.914.731 3 arrivi del 2019″.

Eppure per il sindaco “i numeri del 2021 sono un risultato incoraggiante per il nostro territorio” anche se Rimini, “la destinazione storicamente più forte sul fronte delle presenze turistiche straniere, registra dunque, inevitabilmente, anche il calo più sensibile su questo fronte a livello provinciale e l’andamento del mercato estero, unito allo stop che per molti mesi ha subito l’attività fieristica e congressuale, penalizza a livello provinciale più di tutte Rimini durante la pandemia”. Unico spiraglio, l’ottobre 2021: “Un mese che segna una forte ripresa rispetto al 2020 e che segna numeri molto vicini anche allo stesso mese nell’anno pre pandemia: grazie alle fiere TTG ed Ecomondo, il mese di ottobre 2021 ha registrato 95.287 arrivi (+120% rispetto al 2020) e 234.524 presenze (+ 78,3% rispetto al 2020)”.

Le prospettive? “A cavallo dell’anno, la diffusione rapidissima della variante Omicron ha spento ancora una volta i segnali di ripresa. Sappiamo bene, poi, che il 2022 è già un anno molto complicato perché sulle imprese italiane si sta già abbattendo il peso dell’aumento stellare della bolletta energetica e, come in una tempesta perfetta, il probabile calo dei consumi derivato dall’analogo incremento, pesantissimo incremento, dell’inflazione che sta toccando le famiglie italiane”.

Insomma: “Avremo un primo trimestre del 2022 ancora di estrema sofferenza, ma spero, voglio credere, che sia l’ultimo sacrificio. A marzo 2022 alcune importanti fiere saranno un banco di prova importante. Penso al Sigep rinviata a metà marzo, penso a Beer attraction e a Enada a fine marzo, ma anche ad eventi riminesi come Giardini d’Autore e Rimini Marathon. A Pasqua apriremo. A inizio maggio ci sarà il raduno degli alpini. Dobbiamo reagire come sistema. Per questo stiamo già lavorando alla programmazione dei grandi eventi”.

E il sindaco conferma: “Proporrò alla cabina di regia della destinazione Romagna il ritorno della Notte Rosa al primo weekend di luglio, dopo la sperimentazione dell’intera settimana nel mese di agosto. Proporrò di tornare nell’estate 2022 alla programmazione di concerti con i protagonisti del cantautorato italiano. Lavoreremo ad eventi musicali che facciano da apripista alla Notte Rosa, in spazi aperti e luoghi identitari”.

Elencati poi gli eventi già in programma, Jamil Sadegholvaad passa alla liste delle opere in corso: Psbo, Parco del Mare, “riqualificazione dei viali delle regine, da viale Tripoli a via Alfieri”.

“Sull’aeroporto – ha ricordato – è di ieri la bella notizia della base operativa riminese per lo sbarco in Italia di Anex Travel Group, secondo operatore turistico al mondo, che apre i suoi uffici direttivi all’interno dell’Aeroporto di Rimini e che da maggio farà partire i primi collegamenti aerei”.  “Su questo fronte stiamo lavorando anche ad un accordo con San Marino che vedrà una collaborazione sui temi di viabilità, aeroporto, ma anche su turismo e cultura. Noi abbiamo bisogno di San Marino e San Marino ha bisogno di noi. Occorre abbattere uno steccato invisibile a colpi di progetti concreti”.

Infine “le tre partite amministrative ancora aperte che riguardano il tema delle infrastrutture turistiche”.

Numero uno, i parcheggi nella fascia fascia turistica. 400 posti auto di quello interrato “Fellini”, “ma sarà realizzato per essere utilizzato anche in maniera modulare, nei periodi di minor affluenza alla zona della marina” e con “la predisposizione di postazioni di ricarica per i mezzi elettrici”. In bilancio ci sono 8 milioni di euro” inserendo l’intervento nella programmazione delle opere dell’annualità 2022″. Poi il nuovo parcheggio interrato in piazzale Marvelli con circa 390 posti: “sono in fase di affidamento gli incarichi per la progettazione di fattibilità tecnico-economica”.

Inoltre: “Abbiamo in istruttoria al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili anche una richiesta di finanziamento per cinque parcheggi di interscambio con il Metromare: Kennedy, Pascoli, Toscanini/Chiabrera, Rivazzurra e Miramare Cavalieri di Vittorio Veneto per un numero complessivo di 1400 posti auto. Nelle prossime settimane presenteremo al consiglio comunale la proposta di pianificazione complessiva della sosta della zona mare da Torre Pedrera a Miramare”.

Numero due, la riqualificazione delle aree urbane, che passa dalla variante al Rue approvata dal Consiglio Comunale nell’ultima seduta prima di Natale e si aggiunge alla precedente variante, con “incentivi e premialità per chi investe nel recupero e nella riqualificazione energetica delle strutture, con incrementi di spazi/volumi per la riqualificazione e diversificazione dell’offerta ricettiva con servizi complementari, ludico-sportivi, wellness, piscine e parcheggi interrati”.

“Si favorisce inoltre la conversione di alberghi dismessi in servizi e dotazioni e servizi per il turismo. Ad esempio, è possibile trasferire le superfici demolite degli alberghi dismessi per l’ampliamento di altri alberghi esistenti nel raggio di 1.500 metri, consentendo di destinare le aree degli hotel dismessi e demoliti anche all’implementazione di servizi. In zona turistica è stato dato inoltre il via libera a maggiori flessibilità di destinazione d’uso.

“Sui Viali delle Regine l’amministrazione ha già elaborato uno studio di fattibilità per la riqualificazione dell’intero asse. Un primo stralcio è già stato finanziato e realizzato nel tratto tra Piazza Tripoli e Benedetto Croce. La riqualificazione complessiva di questo asse rientra tra le priorità che l’Amministrazione sta ponendo nella strategia urbana volta ad intercettare i finanziamenti del PNRR e della programmazione europea”.

“Certamente tutto questo non basta – riconosce il sindaco – serve un ulteriore cambio di passo, serve un nuovo pensiero e nuove misure per accompagnare una rigenerazione profonda della zona turistica nella fascia a mare della ferrovia, da Torre Pedrera a Miramare. Proprio per questo la rigenerazione della zona turistica è uno degli elementi al centro degli approfondimenti che si stanno svolgendo per la redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (Pug) e che sarà portato avanti anche con un amplio confronto con la città”.

“L’interesse degli operatori privati c’è – assicura – già con gli strumenti in essere e le novità apportate è stato stimolato l’interesse di alcuni operatori privati del settore ricettivo che stanno dialogando con gli sportelli comunali per approfondire le opportunità”.

Accanto a questo però “serve una strategia comune, corale che non investe solo l’amministrazione comunale di Rimini”. Quindi “è’ un punto che abbiamo portato all’attenzione della Regione Emilia Romagna che si sta apprestando ad approvare la nuova programmazione dei fondi europei tramite il POR e che confidiamo riceverà l’attenzione dovuta”.

Infine il Piano spiaggia, considerando che “dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre scorso, a partire dal 1° gennaio del 2024 lo Stato italiano dovrà attenersi alla direttiva Bolkestein e assegnare tutte le concessioni balneari ai privati attraverso gare con regole equilibrate e pubblicità internazionale”.

“Al momento la priorità è quella di mettere insieme una nuova legge di settore, da scrivere con il contributo delle regioni, dei comuni e delle associazioni di categoria. La cosa che preme di più adesso è essere coinvolti nel percorso di costruzione del nuovo provvedimento normativo nazionale“, sottlinea.

Secondo Jamil Sadegholvaad “la nuova legge sul rilascio delle concessioni balneari dovrà incentivare e valorizzare gli investimenti, valorizzare anche le professionalità perché il sistema turistico balneare è un perno, nel nostro caso, di un sistema turistico più ampio, di un’economia del territorio. Inoltre, bisogna fare in modo che si investa in servizi oltre che in strutture nuove. La nuova giunta sta lavorando per ridisegnare l’arenile di Rimini apportando delle modifiche in base alla virata introdotta dalla sentenza del consiglio di stato”.

Come? “Il Piano dell’arenile è lo strumento urbanistico attraverso il quale il Comune di Rimini intende proseguire nel percorso di rigenerazione e riqualificazione del prodotto turistico balneare. Crediamo sia utile tenere conto anche delle diverse conformità dell’arenile in zona nord e in zona sud e stiamo pensando di portare avanti i due percorsi in modo parallelo per meglio tenere conto delle diverse specificità territoriali e del diverso impatto che l’applicazione della Bolkestein ha sui due tratti di spiaggia, che vedono ad esempio, nella zona nord, la presenza di diversi stabilimenti di proprietà di soggetti privati. L’obiettivo è rendere più flessibile l’attuale piano dell’arenile, approvato nel 2006, cercando di offrire maggiori opportunità a tutti gli operatori che sia singolarmente sia in forma aggregata decidono di investire sulla riqualificazione della spiaggia e degli stabilimenti. Il nuovo lungomare, gli investimenti del piano fogne per chiudere gli scarichi a mare. Rimini ha investito milioni di euro in questi anni sul Parco del mare, che proietta la nostra città in una dimensione internazionale e di massima competitività turistica. Ma la rivoluzione rischia di restare a metà, senza una riforma vera delle norme della spiaggia”.

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