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Gioco d’azzardo: record a Riccione, ecco la mappa dei Comuni

E’ Riccione il comune della provincia dove si gioca di più d’azzardo. Seguono San Giovanni in Marignano e Rimini. Ma anche Cattolica, Bellaria, Misano, Morciano e Coriano non scherzano: tutti sopra la soglia mille euro pro capite ingoiate da slot e varie forme di giocate inseguendo la fortuna. In termini assoluti, nel solo comune di Rimini il “piatto” ammonta a qualcosa come 268 milioni di euro.

I dati, pubblicati sul “libro blu” dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Aams) nei giorni scorsi, ed estrapolati dalla nuova inchiesta realizzata dal Visual Lab per tutte le testate del gruppo GEDI in collaborazione con Dataninja e Effecinque, sono scaricabileiall’indirizzo http://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2018/italia-delle-slot-2/

In questo quadro, l’amministrazione comunale di Rimini prosegue nel suo impegno contro il gioco d’azzardo. La giunta comunale ha approvato il progetto “Non farti prendere in gioco”, la campagna di informazione e di sensibilizzazione in favore del marchio Slot Free ER nel Comune di Rimini.

Si tratta di una delle azioni messe in campo su scala regionale a contrasto dei fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito e ridurre l’impatto e le ricadute sulla collettività, in termini di costi, sicurezza e legalità. Il progetto, che sarà candidato al bando regionale per l’assegnazione di un contributo fino ad un massimo di 20mila euro, ha come obiettivo la diffusione del marchio Slor Free ER – marchio che identifica quegli esercizi commerciali che scelgono di non dotarsi di apparecchi per il gioco d’azzardo, quali slot, videolottery, ecc. – e di informare i cittadini del significato dell’iniziativa e di far conoscere quali solo le attività che vi aderiscono, in modo da promuovere anche una consapevolezza tra i consumatori. E’ prevista la realizzazione di diverse azioni di promozioni e comunicazione allo scopo di rendere il marchio sempre più riconoscibile e diffuso e allo stesso tempo aumentare il numero degli esercizi aderenti.

La partecipazione al bando regionale fa parte delle attività promosse dall’Amministrazione per il contrasto alle ludopatie e che ha portato di recente alla mappatura delle sale da gioco, sale scommesse, videolottery e in generale dei locali che al loro interno ospitano slot machine presenti sul territorio comunale. Una mappatura necessaria per individuare la vicinanza delle sale gioco ai luoghi sensibili (come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ecc.), che secondo la disciplina regionale devono poter contare su un’area di rispetto (distanza minima dalle sale scommesse/videolottery) di 500 metri.

La Giunta del Comune di Rimini aveva approvato un anno fa l’avvio della mappatura dei luoghi sensibili e delle aree di rispetto entro cui non sarà possibile la presenza di sale gioco o di corner con apparecchi per il gioco d’azzardo, in ottemperanza alle nuove direttive della Regione Emilia-Romagna.

Nel mese di giugno scorso la Giunta Regionale dell’Emilia – Romagna ha approvato la delibera con le modalità attuative del divieto di apertura di sale giochi nell’ambito di 500 metri da luoghi definiti sensibili.

Sulla scorta del provvedimento regionale, i tecnici del Comune di Rimini hanno avviato immediatamente l’analisi delle localizzazioni dei luoghi sensibili presenti sul territorio comunale: istituti scolastici di ogni genere e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

L’intento era di individuare intorno queste l’‘area di rispetto’ di 500 metri indicata dalla Regione, non solo per impedirvi l’insediamento di nuove attività riconducibili all’ambito del gioco d’azzardo, ma anche per verificare la presenza di sale da gioco, sale scommesse, videolottery o, comunque, di locali che al loro interno ospitano slot machine, così da promuoverne il trasloco a distanza di sicurezza.

Utenti in carico al servizio dipendenze patologiche – Sert – di Rimini

Sono 87 gli utenti che nel 2016 sono stati presi in carico o si sono rivolti occasionalmente alla struttura delle dipendenze patologiche dell’Ausl di Rimini per dipendenze legate espressivamente al gioco d’azzardo. Nel 2015 erano complessivamente 69, nel 2004 erano 12. Un trend in aumento che segue anche le dinamiche sociali, economiche e tecnologiche. Si tratta nell’81% dei casi di maschi, perlopiù nella fascia 30/49 anni. I più a rischio sono persone con bassa scolarizzazione e a basso reddito. Circa il 51% infatti è disoccupato, pensionato o lavoratore occasionale. La sensazione per queste persone è quella di poter risolvere, come ricordano i servizi socio sanitari, una situazione di vita critica con una vittoria improvvisa al gioco”. Tra i giochi quello più utilizzato è la video lottery (63%) che ha un alto potenziale distrattivo e distorcente dato dal forte impatto emotivo dato dalla concomitanza dell’aspetto video, musicale e sensoriale. Sempre più spesso gli utenti vengono indirizzati alle strutture anche dalle Caritas, visto che una conseguenza tragica di questo fenomeno è l’impoverimento e l’indebitamento delle famiglie coinvolte.

“Con la mappatura dei luoghi comunali sensibili – è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – andiamo a dare applicazione nei termini previsti alla nuova normativa regionale in materia. Si tratta di un uno strumento che ci permetterà di potenziare le azioni per limitare una patologia grave ed in aumento come la ludopatia, anche sul nostro territorio”.

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