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Il Natale di Kahled: trova giacca con soldi e documenti e va dai Carabinieri

Quel giaccone abbandonato per un attimo sulla panchina non c’era più. Dentro, portafogli con soldi, documenti, carte di credito, chiavi di casa e dell’ufficio, dell’automobile, cellulare: tutto. Al di là del danno, la morte civile.

Un riminese, S.C. di 61 anni, questa mattina stava facendo qualche lavoretto all’ormeggio della sua barca, nella darsenetta del Club Nautico accanto al faro di Rimini. Serviva un cacciavite, e l’uomo ha attraversato la strada per andare a prenderlo dal suo socio. Forse il tutto è durato qualche minuto di troppo, fatto sta che al ritorno il giaccone non era più sulla panchina dove era stato appoggiato.

Rabbia, disperazione, ma non resta altri che andare a far denuncia alla vicina caserma dei Carabinieri di via Destra del Porto.

“Ero fuori di me – racconta il riminese – mi precipito dal piantone gridando che mi hanno rubato tutto. Ma il militare sorride e mi fa cenno di voltarmi”.

Alle spalle c’è un altro uomo sorridente, con il giaccone in mano. Dal quale naturalmente non manca nulla. E’ Khaled Ben Salem, anche lui di 61 anni, nato a Mahdia in Tunisia ma da tanti anni in Italia. A Rimini fa il pescatore, o almeno lo faceva perché ora la barca è in disarmo e lui è in cassa integrazione. Ha visto quel giaccone che ha creduto abbandonato e lo ha portato subito ai Carabinieri, prima che qualcuno dei tanti malintenzionato che girano per il porto potesse approfittarne.

Khaled non accetta ricompense. Chiede, sì, se magari si sa di qualche lavoro..

Queste cose succedono poi così di rado? O solo a Natale? Non ci credo. Il mondo e perfino l’Italia sono pieni di Kahled. Anche lui festeggia il Natale, come la maggior parte dei musulmani, specie quelli che vivono in Europa, anche se la festa per l’Islam non è importante come per i cristiani. Ma non credo si sarebbe comportato diversamente, Natale o no.

Non ci credo, se non altro perché quel riminese sciocco e distratto che si credeva derubato e invece ha ricevuto un dono di Natale incommensurabile, sono io. E spero tanto che qualche lavoro esista per Kahled Bel Salem, un uomo che lo merita come pochi.

E  di nuovo voglio dirti, buon Natale Khaled!

Stefano Cicchetti

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