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E i genitori-attori degli Instabili di Cattolica diventano ‘Pirati da straPazzo’

La Compagnia stabile degli Instabili di Cattolica va in scena con “Pirati da straPazzo”. Questa compagnia teatrale amatoriale, formata interamente dai genitori degli alunni dell’Istituto Maestre Pie di Cattolica, torna sul palco dello Snaporaz, oggi martedì 13 febbraio (inizio ore 21,00), in occasione del Carnevale, con una rocambolesca favola sull’amicizia. Lo spettacolo ha come obiettivo quello di regalare tanto divertimento e, al tempo stesso, raccogliere fondi a favore di progetti benefici. L’incasso, infatti, sarà devoluto alla scuola Maestre Pie di Cattolica e all’Associazione di promozione sociale ‘Io centro’ di Misano Adriatico. Il cattolichino Alessandro Magi, 48 anni, attore per gioco e responsabile della compagnia teatrale, ci racconta la storia degli ‘Instabili’.

Alessandro Magi

Quando è nata la Compagnia Stabile degli Instabili?

«È nata nel 2008 e questa è la nostra undicesima rappresentazione. Gli ‘Instabili’ sono nati dal desiderio di alcuni genitori di mettere in scena dei piccoli sketch per i loro bambini. Con il passare del tempo sempre più genitori volevano partecipare a queste rappresentazioni e così alla fine si è deciso di creare una vera e propria compagnia di attori amatoriali. I nostri spettacoli vanno sempre in scena nel periodo di Carnevale: il martedì grasso, alla mattina, con due spettacoli per le materne e le elementari e poi organizziamo anche tre rappresentazioni serali per gli adulti».

Perché avete deciso di chiamarvi così?

«Instabili, perché le persone che si prestano a queste rappresentazioni sono un po’ ‘matte’, in senso buono; parecchio estroverse, insomma. Invece, per quanto riguarda la parola ‘stabile’, perché stiamo portando avanti queste iniziative già da 11 anni e quindi abbiamo raggiunto un certo grado di stabilità appunto».

È molto difficile mettere in piedi una compagnia teatrale?

«Assolutamente sì. Vorrei, inoltre, sottolineare che tutti noi siamo attori amatoriali e lo facciamo solo per puro divertimento. È davvero molto complicato portare avanti questa attività, perché ognuno ha il suo lavoro, la sua famiglia e non è facile far combaciare il tutto. Attualmente il nostro gruppo conta 18 attori, ma siamo arrivati anche a 25 ed è stata una vera impresa assegnare ad ognuno una parte. Noi scriviamo i testi, prepariamo i vestiti di scena, le scenografie, le coreografie, insomma facciamo tutto ‘in casa’».

Secondo lei, la riuscita di uno spettacolo dipende dalla potenza della storia o dalla bravura degli attori che la rappresentano?

«La nostra particolarità e che prendiamo storie come Peter Pan, Pinocchio, gli Aristogatti e le riadattiamo a modo nostro. Oltre ad aggiungere dei personaggi inventati da noi, attualizziamo questi testi e le ambientiamo in luoghi che conosciamo bene, come la Vallugola ad esempio. Per quanto riguarda le parti, cerchiamo di darle agli interpreti giusti, anche se molti di noi interpretano più ruoli. Diciamo che è un compromesso tra la storia e la bravura degli attori. Il nostro fine è quello di divertirci e far divertire il pubblico, e soprattutto raccogliere denaro da dare in beneficenza».

A proposito di spettacoli, cosa andrà in scena questa sera allo Snaporaz?

«Esiste un cartone animato che si chiama Pirati da straPazzo e la storia riguarda un gruppo di simpatici pirati che stanno quasi sempre in scena e di uno in particolare che vince il premio di ‘Pirata dell’anno’. Questa rappresentazione vuole descrivere il conflitto tra la gloria personale e la fedeltà ai propri amici e ai propri valori».

Ci saranno anche delle repliche di questa rappresentazione?

«Sì, il 27 febbraio alle ore 21,00 e il 10 marzo alle ore 15,30, sempre allo Snaporaz».

Nicola Luccarelli

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