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Ferragosto in camper, San Leo nella top ten delle mete consigliate

Mezzo milione di turisti stanno trascorrendo il Ferragosto in camper. E San Leo è una delle dieci mete più consigliate in Italia.

Sono 350 mila italiani e 150 mila stranieri che scelgono un modo di andare in vacanza in costante aumento. E che in Italia è anche un grosso business: solo la produzione dei van dà lavoro a 5.500 addetti, per un fatturato di 750 milioni di euro; 15.150 le autocaravan fabbricate nel 2016 (+22% rispetto al 2015) e 4.250 nuove immatricolazioni, il che colloca il nostro Paese stabilmente nelle prime tre posizioni dei principali produttori europei. Quanto al turismo, gli 8 milioni di camperisti italiani e stranieri che visitano il nostro Paese generano un fatturato superiore ai 2.8 miliardi di euro.

Eppure non si può certo dire che in Italia i camper siano ovunque i benvenuti. Contrariamente ad altri paesi europei, le aree attrezzate scarseggiano e sono distribuite a macchia di leopardo, mentre non mancano vaste zone, e perfino interi comuni, dove l’accesso dei van è addirittura proibito.

Non è il caso della provincia di Rimini, dove le aree sosta attrezzate non mancano neppure nell’entroterra. E anche questo fattore, oltre alla bellezza dei luoghi, ha pesato nella top ten che  Apc – Associazione produttori caravan e camper – ha stilato per consigliare i migliori itinerari per il ponte di Ferragosto:

  1. Seborga (Imperia), borgo medioevale in pietra con suggestivi e stretti vicoli, con l’eccezionale panorama sul Mar Ligure, sulle Alpi Marittime e sulla costa francese. Tra il 954 e il 1729 assurse addirittura a rango di minuscolo principato e che, anche se non riconosciuto dallo Stato italiano, anche oggi ha il suo re, le sue leggi e batte perfino la sua moneta (i “luigini”).
  2. Campo Tures (Bolzano) ridente borgo ricco di attrattive storiche e naturalistiche, come Castel Tures, uno dei castelli meglio conservati dell’Alto Adige, oppure le splendide cime del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.
  3. Latronico (Potenza) posizionata in una zona verde con visuale sul Massiccio del Pollino e del Monte Alpi, nei mesi estivi vi sono numerosi eventi: sagre, degustazioni, concerti, manifestazioni tradizionali. A soli 2 km, è situato il centro termale “Terme Lucane” di Latronico, in una località che prende il nome significativo di “Calda”: Oltre del Parco Naturale del Pollino ci sono importanti siti archeologici da visitare.
  4. San Leo (Rimini) un borgo perfettamente conservato con la maestosa fortezza che, con una splendida vista, domina la valle del Marecchia. Nelle sue segrete venne rinchiuso il conte di Cagliostro.
  5. Pitigliano (Grosseto) che spunta su uno spuntone tufaceo dove, a partire dal XV secolo, si stabilì una colonia ebraica che resistette per secoli, influenzando cultura e tradizioni locali, e di cui rimane una bella sinagoga recentemente restaurata.
  6. San Gimignano (Siena) la città turrita per antonomasia, patrimonio UNESCO situata lungo l’antica via Francigena, affascina sin da lontano con le sue 13 torri medioevali, a testimonianza del suo periodo di massimo splendore quando erano addirittura 72.
  7. Bassiano (Latina) paese natale di Aldo Manuzio, famoso tipografo rinascimentale inventore della scrittura in caratteri aldini, ovvero corsivi. Caratteristico il suo centro storico a pianta circolare, con le mura castellane, nove antiche torri e ben 3 porte, che riportano al passato medioevale del borgo laziale.
  8. Corigliano d’Otranto (Lecce), non lontano dalle spiagge del Salento, fa parte della cosiddetta Grecia Salentina, isola linguistica in cui si parla il “griko”, un’antica linguia di derivazione greca. Numerosi gli eventi che animano il borgo tutto l’anno, a partire dalla celebre “Notte della Taranta” che qui vede la sua prima tappa.
  9. Taverna (Cosenza) ai piedi della Piccola Sila, è il borgo che ha dato i natali a Mattia Preti, uno dei più grandi interpreti della pittura italiana del ‘600, del quale si conservano numerose pale d’altare nelle chiese del borgo nel Parco nazionale.
  10. Petralia Sottana (Palermo) un piccolo, antico e delizioso paesino rurale, collocato nella parte meridionale del Parco Naturale delle Madonie, base di partenza ideale per scoprire altri borghi inesplorati dell’interno della Sicilia, ma ricchi di storia, di arte e di buon cibo come Gangi, Nicosia e Castelbuono.

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