Tredici chili di marijuana e 60 grammi di cocaina, per un valore al dettaglio di circa 150 mila euro, oltre a sostanza da taglio, materiale per il confezionamento e quasi 2 mila euro in contanti: è il bilancio di un’operazione lampo del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Rimini, che ha portato all’arresto di tre persone e allo smantellamento di una centrale dello spaccio dove era tutto pronto per rifornire la piazza in vista delle festività di fine anno.
Tutto è partito da diverse segnalazioni di cittadini, che avevano notato un andirivieni sospetto in un’agenzia di pratiche auto in via Raganella: frequentatori alquanto strani, dato che molti erano giovanissimi nemmeno in età da patente.
Posta sotto sorveglianza, l’agenzia si rivelava in realtà un ritrovo di facce note alle forze dell’ordine per reati di droga. E infatti, scattata la perquisizione, è saltata fuori la grossa scorta di stupefacenti, oltre alla mannite utilizzata per tagliare la cocaina. Una grossa “balla” di marijuana era addirittura ancora accuratamente custodita dentro una busta salva-spazio sottovuoto, mentre altra droga era occultata in un freezer. I “grossisisti” rifornivano una rete di piccoli spacciatori, per lo più molto giovani e di origine campana e nordafricana. Altro stupefacente è stato rinvenuto nelle loro abitazioni e in un bar di via Melozzo da Forlì, di cui uno degli arrestati è titolare.
A finire in manette sono stati B.M. e A.G., due pregiudicati siciliani entrambi di 53 anni, e il figliastro di uno dei due, P.A. di 22 anni di origini russe, incensurato. In particolare uno dei trafficanti aveva pesanti precedenti per aver impiantato nel 2004 un analogo “store” in una bar di Viale Vespucci.
I Carabinieri ora continuano le indagini per risalire ai fornitori del trio seguendo una pista che parrebbe stia portando in Campania.