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Cosplay di tutta Italia a Cattolica, i giudici: “Vedremo chi è più bravo a vestirsi da cartone animato”

Da oggi giovedì 14 a domenica 17 giugno, in occasione della settimana della Famiglia,a Cattolica in Piazza I Maggio andranno in scena quattro serate di attività davvero speciali targate Cattolikids.

My Little Pony, Power Rangers, Tea Sisters, Cartoon Band La Flotta di Vega, un concorso Cosplay e premiazione con giuria dei Family Cosplayer, animeranno l’evento. Ad arricchire la prima edizione anche la partnership instaurata con Lucca Comics & Games, la fiera più importante dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi di ruolo, da tavolo e di carte, ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico. Saranno due i suoi rappresentanti della manifestazione: la 41enne lucchese Veronica Nencini, collaboratrice area Cosplay Lucca Comics, e il 34enne costume-designer romano Gabriele Stazi. I due vestiranno i panni dei giudici che, sabato 16 giugno, decreteranno la famiglia vincitrice della sfilata Cosplayers/Cartoon. Due figure esperte e nomi di spicco nel settore della costumistica, specie quello di Stazi che, dopo aver fondato l’emporio del Kloor’a’Kawn, azienda specializzata nella progettazione e produzione di costumi per il gioco di ruolo dal vivo, si è fatto conoscere nel mondo del teatro e del cinema italiano e hollywoodiano realizzando commissioni per produzioni come Ben Hur, Exodus e Pirati dei Caraibi, e collaborando con Disney, Warner Bros, Riot Games e Ubisoft, per le quali si è occupato di realizzare alcune repliche ufficiali di titoli come Assassin’s creed Liberation e Assassin’s Creed Syndicate.

Veronica Nencini

Veronica, quando ti sei avvicinata al Cosplay?

«Fin da piccolissima sono stata amante di fumetti e animazione e appena ho potuto ho cominciato a frequentare le fiere. Ma se devo dare qualche numero, penso di essere attivamente nel settore, come cosplayer e come organizzatrice di eventi, da circa 20 anni. Ho collaborato principalmente con Lucca Comics, per l’organizzazione delle gare e degli eventi a tema cosplay durante la manifestazione, ma ho anche organizzato eventi indipendenti con la Ass. Culturale Flash Gordon, di cui faccio parte, tra cui gare cosplay, photoshooting a tema, corsi di fumetto per ragazzi e mostre di fumetti».

Per i profani, che cosa significa esattamente cosplayer?

«Cosplayer è chi fa Cosplay. Cosplay è un termine che deriva dall’unione di due parole: ‘costume’ e ‘play’, ovvero gioco o interpretazione, e significa indossare un costume che rappresenti un certo personaggio riconoscibile e interpretarlo».

Adesso passiamo a te Gabriele; quando hai cominciato ad appassionarti a questo mondo?

«A circa 13 anni, quando ho iniziato a frequentare le mie prime partite di gioco di ruolo dal vivo. Siccome era necessario avere un costume, con l’aiuto di mio padre, nella mia cantina a Roma, ho creato i primi pezzi di armatura per il mio personaggio, per poi rendermi conto che anche i miei amici all’inizio, ed altri persone in seguito, cominciavano ad apprezzare e a chiedermi se ero disposto a produrne per venderli».

Veronica, che cosa ti affascina di più di questo ambiente?

«Adesso direi il lato fantastico e creativo ma, soprattutto agli inizi, c’era anche un che di ‘eroico’ in quel che io e altri come me stavamo cercando di fare, ovvero far conoscere queste tue passioni e permettere a chi le condivideva di manifestarle apertamente. ‘Nerd’ era un termine ancora dispregiativo, quindi dovevi lottare contro tutta una serie di pregiudizi, in primis a casa tua, per farti accettare e far capire cosa ci fosse di bello nel ‘vestirsi da cartoni animati».

Gabriele, tu ha fondato l’emporio Kloo’ra’Kawn e hai realizzato costumi per il cinema sia italiano che hollywoodiano. Ci vuoi raccontare come hai iniziato questa attività? Che emozione è stata sbarcare in America?

«Inizialmente l’emporio era nato esclusivamente per rifornire l’ambiente dei giochi di ruolo dal vivo, poi sei anni fa mi è stata data la possibilità di lavorare su alcune produzioni cinematografiche inglesi ed hollywoodiane. Le responsabilità sono tantissime, ma anche la soddisfazione e l’orgoglio di poter contribuire a creare pezzi di storia del cinema. Il mio ingresso in questo mondo, ad ogni modo, lo devo attribuire alla chance che mi ha dato Massimo Pieroni, cappellaio di fama mondiale, che con la sua ditta collabora per le più grandi produzioni al mondo praticamente da quando il cinema ha fatto i suoi primi respiri; è stato lui a ‘scoprirmi’ e darmi la possibilità di trovarmi la mia piccola nicchia in queste mastodontiche produzioni».

Replica armatura Obery Martell de “Il Trono di Spade”

Veronica, tu fari parte, insieme a Gabriele Stazi, della giuria che decreterà il costume più bello. È una bella responsabilità, vero? A proposito, conoscevi già Gabriele?

«Sì, essere in giuria è sempre una bella responsabilità, per quanto possa essere giocoso un evento, e si spera sempre che questo aspetto prevalga sugli altri. So bene che le persone hanno investito tempo e emozioni in quei costumi e in quella performance, quindi mi adopero sempre per fare al meglio il mio compito. Riguardo a Gabriele, ci è capitato di lavorare insieme, anche se non in maniera diretta, perché lui principalmente opera nell’ambito del grv (giochi di ruolo dal vivo n.d.r), però apprezzo molto i suoi lavori».

Gabriele,  tu come ti trovi nelle vesti del giudice? 

«Giudicare non è mai un compito semplice, perché ci sono sempre molti più fattori dietro di quelli che uno riesce a cogliere in quei pochi minuti, ma si cerca sempre di dare un giudizio il più corretto e giusto possibile. Io e Veronica collaboriamo entrambi da molto tempo con Lucca Comics & Games, storica socia dell’associazione Flash Gordon è una grande organizzatrice di eventi Cosplay e una magnifica responsabile dell’area Cosplay del Lucca Comics».

Armatura nera per la corsa delle bighe di “Ben Hur” (2016)

Veronica, perché, secondo te, sei stata scelta per fare da giudice?

«Per la mia esperienza. Oltre ad organizzare gare sono stata spesso in giuria e ho in generale una buona conoscenza di fumetti, animazioni, videogame e questo aiuta a meglio giudicare i concorrenti, anche se ovviamente è un campo talmente vasto che non si può avere una conoscenza assoluta».

E tu Gabriele?

«Suppongo che l’organizzazione del Comics mi abbia scelto per un misto di mio Background professionale e fiducia che ripongono in me, dato il lungo tempo di piacevolissima collaborazione che ho intrapreso con loro».

Veronica, stai lavorando a qualche progetto in questo momento?

«Abbiamo diversi progetti in cantiere per la prossima edizione di Lucca Comics & Games, ma purtroppo per ora non posso fare anticipazioni. Nel mio cassetto personale ci sarebbe il sogno di far ripartire il ‘Lucca Movie & Cosplay’, un contest di corti girati in cosplay, un evento extra che avevo ideato e gestito personalmente, ma che sono stata costretta a mettere in pausa per problemi familiari».

E tu Gabriele?

‘Stiamo finendo le ultime corazze da mandare a Sidney per una Aida di produzione italiana che farà il giro del mondo, cominciando proprio dalla Sidney Opera House e preparando un progetto ancora top secret per il San Diego Comic Con di quest’anno».

Nicola Luccarelli

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