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Così è cambiata la geografia politica del Partito Democratico in Romagna

Mancano pochi congressi di circolo per chiudere la prima tappa del percorso che porterà alla elezione del nuovo segretario nazionale del Pd, ma già è chiaro un cambiamento, importante, sulla nuova maggioranza nel Partito Democratico.

A sfidarsi il 3 marzo saranno, sicuramente, Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giacchetti. Le candidature in campo hanno cambiato radicalmente le appartenenze legate alla segreteria Renzi.

La vice presidente della Regione Elisabetta Gualmini, renziana della prima ora, dopo una ipotesi di candidatura alla segreteria,  si è schierata con Zingaretti. Il segretario regionale Paolo Calvano ha sostenuto la candidatura di Martina. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha fatto sapere la sua intenzione di voto, per Zingaretti, pochi giorni fa. Decisione che non è stata isolata, ma seguita anche da altri esponenti di primo piano del gruppo dirigente regionale e locale.

Viceversa, esponenti “storici” della sinistra del Pd come il deputato bolognese Andrea De Maria ha sostenuto Martina lasciando l’area di Andrea Orlando. Stesso percorso hanno fatto il capogruppo in regione Stefano Caliandro.

Anche a Ravenna vi sono stati cambi importanti. L’assessore regionale Andrea Corsini, sostenitore di Martina nel precedente congresso ha scelto il presidente della Regione Zingaretti,  come il sindaco di Ravenna Michele De Pascale. A Forlì l’ex sindaco Roberto Balzani è tra i sostenitori di Zingaretti.

Un vero e proprio rimescolamento di carte che potrebbe fare “bene” al Pd per superare le divisioni del passato.

Nel riminese una parte del gruppo dirigente di primo piano ha preferito non prendere posizione. A parte il sindaco Gnassi che ha espresso il voto per Zingaretti pochi giorni fa, il presidente della provincia Riziero Santi , il segretario provinciale Filippo Sacchetti ed alcuni sindaci come Alice Parma di Santarcangelo o Stefano Giannini di Misano non hanno espresso preferenze di voto pubblicamente.

Il risultato di Rimini per Zingaretti,  superiore ad oggi alla media regionale, è anche dovuta al lavoro fatto nei mesi scorsi che ha visto importanti iniziative promosse dall’area culturale di Andrea Orlando coordinata dall’assessore regionale Emma Petitti. In particolare la festa nazionale di Dems di settembre a Rimini con la partecipazione di Nicola Zingaretti ha creato un clima positivo per il successivo dibattito nei circoli.

La situazione del voto nei circoli in Romagna è la seguente:

  • Ravenna: Zingaretti (53%), Martina (31%), Giacchetti (13%)
  • Forlì: Zingaretti (50%), Martina (10%), Giacchetti (36%),
  • Cesena: Zingaretti (56%), Martina (29%), Giacchetti (10%)
  • Rimini: Zingaretti (60%), Martina (22%), Giacchetti (16%)

Nicola Zingaretti si afferma in tutta la Romagna superando il 50% con un picco del 60% su Rimini.

Ora inizia la campagna congressuale che porterà al voto delle primarie del 3 Marzo. Potranno votare non solo gli iscritti ma anche elettori del Pd e del Centrosinistra. Come in tutte le competizioni in due tempi i tre candidati partono senza nessun vantaggio derivante dai congressi nei circoli.

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