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Coriano, PD: “Dov’è finito il naso elettronico della Spinelli?”

Il sindaco pensa di potersi nascondere dietro l’artificiosa complessità di dettagli urbanistici per non rispondere di quelle promesse, fatte e mai mantenute, durante l’assemblea pubblica dello scorso 6 dicembre”.  Anche Nadia Rossi, coordinatrice del PD di Coriano, interviene sul caso dei cattivi odori nella zona artigianale di Cerasolo, rammentando a Mimma Spinelli gli annunci spot fatti solo sei mesi fa. “Io in quella assemblea c’ero e mi chiedo: che fine ha fatto la convenzione firmata con Arpae?”. In una nota il PD di Coriano chiede “Dov’è finito il famoso naso elettronico già prenotato e mai messo a disposizione del territorio? Il Sindaco aveva annunciato di volerci veder chiaro, con un monitoraggio serio che approfondisse la natura e la presunta pericolosità di quegli odori. I cittadini però, dopo sei mesi, ancora attendono il programma di monitoraggio, proposto da Arpae, che avrebbe dovuto integrare i rilievi effettuati col naso elettronico con una campagna di monitoraggio condotta dalle cosiddette guardie ecologiche volontarie”. Secondo il PD si tratta infatti di una precisa scelta politica. “Evidentemente la giunta Spinelli, piuttosto che procedere all’affitto dell’apparecchiatura e alla formazione onerosa delle GEV, ha preferito spendere le risorse del bilancio in altre direzioni. Come il giornalino che nelle ultime settimane viene recapitato nelle nostre buchette per informarci delle attività dell’amministrazione. Il progetto Insieme per Coriano vuole mantenere le promesse disattese della Spinelli, ma anche organizzare comitati di controllo con la presenza della pubblica amministrazione, cittadini e gestori degli impianti, per monitorare e valutare soluzioni sostenibili che siano in grado di ridurre gli impatti ambientali. Tirare per la giacchetta perfino Arpae, che secondo la tesi implicita del Comune non avrebbe verificato le autorizzazioni legate allo smaltimento rifiuti da parte di alcune aziende, è l’ennesima scusa per non assumersi le proprie responsabilità verso la comunità corianese”.

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