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Comitato Montecopiolo: “Non siamo ribelli, abbiamo seguito la costituzione”

Comunicato del Comitato per Montecopiolo in Emilia Romagna sul Consiglio provinciale di Pesaro contro il distacco dei Comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo dalla Regione Marche.

Il Consiglio provinciale della Provincia di Pesaro e Urbino nel corso della seduta di mercoledì, 27 marzo 2019 – inizia il comunicato – ha approvato un ordine del giorno contro il distacco dei Comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo dalla Regione Marche e la conseguente aggregazione alla Regione Emilia Romagna. 

I consiglieri della lista Cambiamo Pagina sono usciti dall’aula al momento della votazione”. 

Nel verbale della seduta si delineano una serie di iniziative contro il risultato del referendum dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio – prosegue il comunicato – che giudichiamo eccessive perché vanno oltre le competenze della provincia. 

Vorremmo conoscere la motivazione politica che ha portato la maggioranza del Consiglio provinciale pesarese ad intraprendere tale percorso, che ci ricordano i metodi autoritari di normalizzazione. 

Al presidente Paolini e supporter, vorremmo chiedere se la Costituzione ha qualche valore”. 

Perché i cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio non sono ribelli, ma hanno seguito scrupolosamente il percorso costituzionale per chiedere l’aggregazione alla provincia di Rimini in ragione della maggiore vicinanza alle scuole, agli ospedali, al lavoro, agli uffici pubblici ed alla burocrazia conseguente. 

Quando si pensa di amministrare non per i cittadini o con i cittadini, ma contro i cittadini, contro la parte più debole di cittadini, non possiamo – prosegue ancora il Comitato – dire che lo spirito sia quello della democrazia e della Costituzione. 

Qui ci troviamo di fronte all’imposizione di una logica feudataria di confine, ideologica, che passa attraverso la violazione dei diritti costituzionali. 

Il rapporto democratico ha bisogno di rispetto, di ascolto, di comprensione. 

La democrazia si rafforza consentendo e sviluppando la partecipazione”. 

Il nostro referendum è stato un momento di partecipazione con un risultato che i signori del PD marchigiano da anni e ancora oggi umiliano, insieme ai cittadini che hanno votato e vi hanno creduto. 

Il presidente Paolini (in controtendenza) nel corso della seduta si è augurato che la Provincia torni presto ad essere un ente di primo livello, piuttosto che di secondo livello. 

Pensiamo che il livello di questa amministrazione – conclude il comunicato – si sia già delineato nel tentativo in atto di calpestare i diritti dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio e di non accettazione del voto del Parlamento del 12 marzo 2019. 

Auspichiamo che l’Amministrazione della Provincia di Pesaro e Urbino si occupi dei tanti problemi che affliggono la provincia per risolverli, piuttosto che distrarsi. Nell’interesse di tutti i cittadini”. 

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