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Comitato di via Ducale: Il comune adotti il piano antiquinamento della Regione “l’aria è irrespirabile”

Il ComitatoResidenti RioneClodio Rimini non si arrende e continua la sua “battaglia” per ridurre il traffico di attraversamento del loro quartiere nel centro storico di Rimini. L’occasione è la delibera regionale che ha approvato il Piano Aria Integrato Regionale – Pair 2030.

Scrive il comitato:
“Importante delibera della Giunta Regionale che ha approvato il Piano Aria Integrato Regionale – Pair 2030.
Nelle dichiarazioni di Irene Priolo si evince che con questo piano si potranno evitare in futuro costi sanitari per 637,5 milioni di euro, confermando che la qualità dell’aria nel bacino padano è un “problema reale”. Va precisato al riguardo che i costi sanitari si riferiscono alle conseguenze sulla salute dell’aria che respiriamo e che provocano gravi malattie al sistema respiratorio e cardiovascolari, anche oncologiche.
Tra le misure che verranno introdotte, si dice che si lavorerà per ridurre i flussi di traffico attraverso limitazioni ai mezzi euro 4 e 5 e in caso di superamento dei valori limite di PM10 per almeno 25 volte (ex 35), i Comuni adottino misure aggiuntive a livello locale sulle principali fonti emissive. Considerato che nel 2022 i superamenti a Rimini sono stati ben 43, ci si rende conto dell’urgenza nell’introduzione del piano sopra citato.
Come Comitato accogliamo con grande favore questa importante delibera di Giunta Regionale che speriamo il Sindaco di Rimini adotti senza attendere le fasi burocratiche di approvazione, tenuto conto dei potenziali e comprovati danni alla salute che vengono provocati dal traffico veicolare.
Se poi ci focalizziamo sul traffico di attraversamento del Rione Clodio del centro storico, su vie di impostazione medievale senza marciapiedi e alberi e con le case a filo strada assimilabili a un canyon, ci chiediamo come sia possibile che un Comune possa sacrificare i suoi cittadini a questi gravi disagi che come citato nel comunicato delle Regione, possono avere impatti anche sanitari.
Per misurare i livelli di inquinamento dell’aria abbiamo chiesto dallo scorso 2 novembre rilevazioni ad Arpae su PM10, PM2,5, biossido di azoto (No2) e benzene che però il Comune ad oggi non ha autorizzato.
Chiunque passando in Corso d’Augusto primo tratto, via Ducale e via Clodia può avvertire che tipo di aria siamo costretti a respirare.
A conferma della pericolosità delle polveri sottili che respiriamo alleghiamo, in mancanza delle rilevazioni scientifiche richieste, foto di alcune salviette utilizzate per la pulizia settimanale delle soglie di alcune finestre di via Ducale, dove rimane una polvere nera da non confondere con lo sporco e derivante dai gas di scarico delle macchine che rimangono in sospensione in aria per poi depositarsi sulle soglie.

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