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Centrodestra: “A Rimini vinciamo al primo turno”, ma il nome civico ancora non cè

Un candidato civico che sappia portare quel “valore aggiunto” per battere il centrosinistra a Rimini alle amministrative di quest’autunno. Il centrodestra è quasi sicuro di trovarlo e, dopo gli ultimi incontri di questi giorni per risolvere possibili “incompatibilità” e impegni, presentarlo nei prossimi giorni alla città assieme alla squadra che punta a “una vittoria al primo turno”.

I nomi delle disponibilità raccolte restano però nei cassetti, “dobbiamo attendere alcuni passaggi”, spiega questa mattina alla stampa il parlamentare della Lega e segretario romagnolo del Carroccio Jacopo Morrone, assieme al collega Antonio Barboni di Forza Italia e al coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo.

“Nessuna porta è chiusa e ringrazio i politici che hanno dato la loro disponibilità”, dai leghisti Alessandro Ravaglioli e Matteo Zoccarato allo stesso Barboni, “ma stiamo valutando i civici ed è la candidatura più probabile”, con oltre il 99% insomma delle probabilità. Si tratta di persone che “hanno un’attività e devono mettere da parte il loro lavoro- aggiunge Morrone- per cui servono gli ultimi approfondimenti”. Il prossimo sindaco, prosegue, dovrà “fare ripartire la città e l’economia”, dovrà essere di “altissimo profilo” così “i numeri ci daranno ragione”. Da quando Gioenzo Renzi sfiorò la vittoria al ballottaggio, continua, “sono cambiate molte cose. Siamo pronti a governare”, mentre “dalla sinistra arriva uno spettacolo penoso“, con i vari organi provinciali, regionali e nazionali che intervengono “senza successo” per la scelta del candidato.

Invece “il centrodestra vuole vincere unito e compatto”, da qui i messaggi di corteggiamento anche ai civici di Davide Frisoni, Cosimo Iaia e Alecs Bianchi e a Lucio Paesani, da settimane attivo per la campagna elettorale: “Mi auguro condivideremo strade e percorso”.

Agli altri esponenti del centrodestra in campo, come Ravaglioli, Barboni lancia un messaggio chiaro: se sarà un candidato civico per il centrodestra “facciamo gli auguri a chi correrà da solo certi che si tratta di un problema di nome che non si risolverà al secondo turno. Noi siamo compatti e coesi, a chi non ci sta auguri”. Numeri delle ultime elezioni alla mano, ragiona il parlamentare azzurro, alle regionali il centrodestra era al 48% e il centrosinistra al 44%, con il Movimento 5 Stelle intorno al 6%. Dunque da un lato Rimini è contendibile” e dall’altro “la coalizione non è autosufficiente”, da qui il valore aggiunto di un candidato civico, “espressione del mondo del lavoro e particolarmente conosciuto e affidabile”. In questa direzione sprona anche il tavolo nazionale di coalizione, chiosa Barboni, e “se naufragasse troveremo altre soluzioni” e servirà qualche giorno in più.

Ma la certezza è di andare alle elezioni “uniti e compatti”, al contrario di quanto sta succedendo a Ravenna, anche se Morrone spera ancora di ricucire con gli azzurri. Pronto alla battaglia elettorale è Barcaiulo di Fdi: “Il 24 maggio – ricorda – ricorre l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Noi non siamo in guerra ma i numeri dicono” che si può vincere.

Ci si è andati vicini, continua, “diverse volte” e “a ottobre scriveremo una grande pagina di storia e di cambiamento”. Oggi ancora nessun nome, ma, conferma, sarà “di altissimo profilo”, mercoledì il tavolo nazionale a Roma “incanalerà la scelta per tutti i capoluoghi”. E, conclude, con “l’implosione del centrosinistra” che sfocerà in una “sintesi al ribasso”, la convinzione è che “quando annunceremo il candidato sarà anche l’annuncio del sindaco per il 2021-2026”, con alle sue spalle un centrodestra coeso.

(Agenzia DIRE)

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