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A Cattolica la musica che dà nuovo ‘Potere alla parola’

Potere alla parola: si chiama così il ciclo di 6 incontri che ha come tema principale la nuova musica. Questo evento ideato e condotto da Pierfranceso Pacoda (58 anni),  critico musicale e saggista leccese che da molto tempo vive e lavora a Bologna, partirà oggi pomeriggio alle 17,00, con il rapper Amir Issaa e si concluderà sabato 3 marzo. In questi incontri, artisti del panorama della nuova musica italiana, come Amir Issaa, appunto, Nico Note, Claver Gold, Roy Paci e Nando Popu racconteranno la loro esperienza nel mondo della musica. Da sottolineare anche la presenza degli allievi dell’Accademia Musicale di Cattolica. Abbiamo chiesto a Pacoda come si è trasformata la musica in questi anni e cosa ci dobbiamo aspettare dai nuovi cantanti del panorama musicale italiano.

Pierfrancesco Pacoda

Pacoda, secondo lei la parola ha ancora potere? E nella musica?

«Dall’ hip hop in poi, la parola ha riconquistato una importante centralità all’interno delle cosiddette ‘culture giovanili’. È successo in America, dove l’hip hop è nato, anche se inizialmente come forma espressiva strumentale, come ci ha ricordato la bella serie ‘The Get Down’, sulle origini di questa realtà, ed è successo in Italia. Sin dalla prima scena rap degli anni ’90, quando i centri sociali divennero per la prima volta, da spazi esclusivamente politici, luoghi di creatività.
Da allora, nel corso del tempo, la nuova musica italiana, si è riappropriata, dopo la storica e leggendaria stagione dei cantautori degli anni ’60 e ’70, della ‘parola’, e non solo all’interno del contesto del rap. Prendiamo ad esempio, tutta la realtà della canzone d’autore nazionale, che riempie le sale per concerti e arriva ai vertici delle classifiche. Segno, appunto, che la parola è nuovamente strumento di comunicazione a disposizione dei più giovani, per raccontare se stessi e il loro rapporto con il mondo. Spesso l’unico strumento di comunicazione a loro disposizione».

In cosa consiste  questo ciclo di incontri che partono oggi a Cattolica?

«‘Potere alla parola’ è un ciclo di incontri che prende in prestito il titolo di una della canzoni più belle e celebri di Frankie Hi NRG per raccontare il ‘mestiere’ del musicista. Gli artisti invitati, molto diversi tra loro, converseranno quindi non solo di musica, ma del loro lavoro, provando a far ‘entrare’ il pubblico nei segreti di una professione che unisce creatività e grande rigore, applicazione e amore per l’arte».

Nico Note

Com’è ora la situazione musicale in Romagna e nel Riminese? 

«Esiste una interessante scena hip hop in particolare a Ravenna, che gravita intorno al rapper Moder e al suo laboratorio Cisim. A Rimini c’è la bravissima cantante Nico Note, che sarà con noi il 20 gennaio, poi artisti aperti alla world music, come Don Antonio, ex leader dei Sacri Cuori, la bella esperienza di Extraliscio, che rilegge la tradizione romagnola intrecciando suoni contemporanei con la musica delle balere e tanti altri».

Moder

Secondo lei, la critica non solo musicale é ancora importante come un tempo? Oppure gli unici critici attendibili secondo molti artisti rimangono i fan?

«Oggi, nella musica, come in ogni altra espressione artistica, spesso l’attenzione su un artista si crea con una miscela di ‘essere’ e ‘apparire’. I social sono sempre più importanti, ma se non si ha il sostegno di una critica che finalmente inizia a svecchiarsi, difficilmente si riuscirà a far conoscere il proprio lavoro a un pubblico vasto».

 Nicola Luccarelli

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