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Caravaggio a Rimini, quest’esperienza va fatta

E’ una primavera ricca di appuntamenti espositivi in giro per l’Italia. Proverò a raccontarvene qualcuno, non da esperto, ma semplicemente da curioso.

Inizio con l’installazione-spettacolo “Caravaggio Experience” a Rimini presso la Sala dell’Arengo dal 24 marzo al 22 luglio.

Mi è capitato nel corso degli anni di vedere alcune opere di Caravaggio in giro per l’Italia e l’Europa (a Roma, a Firenze, a Londra, a Malta, a San Pietroburgo), ma mai come in questo allestimento sono riuscito ad apprezzare l’arte rivoluzionaria di questo grande artista a cavallo tra fine ‘500 e inizio ‘600.

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio nacque a Milano alla fine di settembre del 1571 e morì il 18 luglio 1610, a soli 39 anni, sulla spiaggia di Porto Ercole all’Argentario. Formatosi tra Milano e Venezia e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, è sicuramente uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, ma assurto a fama universale solo nel XX secolo, dopo un periodo di oblio.

Personaggio alquanto irrequieto, visse la sua breve vita sempre sopra le righe. Data cruciale per l’arte e la vita di Merisi fu il 28 maggio 1606: responsabile di un omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette fuggire da Roma per scampare alla pena capitale.

Famoso e ammirato in vita, Caravaggio fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi alla sua morte. In realtà dopo la sua scomparsa, il duro giudizio sul suo modo – così crudo – di rappresentare la realtà fu presto utilizzato dai suoi detrattori per denigrarne il valore e la memoria. Questo lungo periodo di oblio fu interrotto solo a metà del XX secolo e la validità della sua opera fu universalmente riconosciuta grazie al contributo di alcuni dei più importanti storici dell’arte, tra cui spicca il fondamentale apporto critico di Roberto Longhi, che mise in luce la sua importanza nello sviluppo dell’arte pittorica moderna e le sue profonde influenze sull’arte europea dei due secoli successivi, dimostrando la profonda influenza di Caravaggio soprattutto sulla successiva pittura barocca.

Nella sala dell’Arengo su otto enormi pannelli scorrono le immagini ad alta definizione di 57 capolavori dell’artista, a opera intera o per particolari. Recita la brochure illustrativa della mostra: “L’uso di un sofisticato sistema di multi-proiezione a grandissime dimensioni, combinato con musiche originali e fragranze olfattive, porta il visitatore a vivere un’esperienza unica sul piano sensoriale, attraverso una vera e propria ‘immersione’ nell’arte del maestro del Seicento”.

Nell’arco dei 50 minuti che dura lo spettacolo, si ha modo di osservare e conoscere in profondità l’opera di Caravaggio, attraversando i grandi temi della sua produzione artistica: la luce, il naturalismo, la teatralità, la violenza. Dalla osservazione dei particolari (i corpi, gli abiti, la frutta, i volti) emerge un Caravaggio straordinario, moderno, grandissimo. Ha ragione il critico francese André Berne-Joffroy, autore di Le Dossier Caravage, quando afferma: «ciò che inizia con l’opera di Caravaggio è molto semplicemente la pittura moderna”.

“Caravaggio Experience” è una coproduzione Maggioli e Medialart, realizzata dai video artisti The Fake Factory. Le musiche originali sono di Stefano Saletti. Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.

Paolo Zaghini

RIMINI: CARAVAGGIO EXPERIENCE 

Sala dell’Arengo (piazza Cavour) dal 24 marzo al 22 luglio. Info e prenotazioni caravaggio@maggioli.it ingresso 13,00 euro.

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