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Cara Santanchè, invece che dalle spiagge libere inizi dai canoni ridicoli pagati allo Stato

Forse, Ministro/a Santanchè, invece di “iniziare, come sostiene Lei, dalle spiagge libere occupate da “rifiuti e tossici”, bisognerebbe invece partire proprio con il ripristinare la corretta ed ordinaria modalità di utilizzo dell’arenile, e cioè la libera e generalizzata fruibilità del bene-demanio e non continuare con l’ipertrofia concessoria questa sì che sta “occupando”, anzi cementificando, le nostre spiagge. Per poi continuare con la revisione dei canoni ridicoli che lo Stato chiede ai balneari, visto che adesso lo Stato è Lei, in modo che un equo e sostanziale ritorno di introiti pubblici possano andare a beneficio dei Comuni concedenti per permettere loro di attrezzare e sorvegliare un bene che è di tutti noi e non dei pochi eletti che da lustri e generazioni ne hanno il monopolio come una sorta di privilegio sovrano di derivazione divina.

Oppure iniziare con il bandire delle gare serie, competitive, concorrenziali che possano fornire a tutti un’opportunità paritaria di poter utilizzare a scopi economici il bene senza pagare ingenti cifre spesso 100,200,300 volte superiori al valore del canone per ottenerne il subingresso e/o l’affidamento, come purtroppo succede oggi. Oppure bisognerebbe andare a verificare le dichiarazioni dei redditi dei concessionari per valutare la loro coerenza rispetto al fatturato. Oppure iniziare le procedure di incameramento allo Stato dei beni non facilmente amovibili come prevedono le singole concessioni-contratto in modo che vengano stanati i “furbi” e repressi gli “abusi”. Da questi temi bisogna iniziare, Ministro/a Santanchè.

Gli “spaghetti con le vongole”, Ministro/a Santanchè, non credo possano rientrare nella “appetibilità” delle “multinazionali plutocratiche” di Sua “nostalgica memoria”, in quanto siamo abituati a mangiarle nei ristoranti, quelli veri, seri, di proprietà degli imprenditori che pagano affitti a prezzo di mercato e non in quelli in concessione demaniale che pagano un canone annuale di € 2.698,75 (che ad esempio a Rimini rappresentano la totalità dei Risto-Bar presenti sull’arenile).

Di questi temi parleremo nella nostra prima “Conferenza Nazionale” a Viareggio sabato prossimo, 17 Dicembre 2022, con esperti della materia, giornalisti, e professori universitari in modo che possa essere ascoltata e diffusa l’ altra versione di come si devono utilizzare, tutelare, difendere i beni pubblici, quella che ne costituisce la regola (libero e generalizzato utilizzo) e non l’ eccezione (modalità concessoria), quella che concede la possibilità a chi per libera scelta o per necessità chiede di poter usufruire le spiagge, il lido del mare, liberamente senza pagare “gabelle” e/o dazi a nessuno.

Roberto Biagini

(Coordinamento Nazionale Mare Libero -CO.NA.MA.L.-)

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