Il caos targhe straniere non arriva a una soluzione e a San Marino regna lo “sconcerto”. Marco Podeschi, Segretario di Stato per la Cultura e Sport del Titano, non manda giù l’ennesimo rinvio della questione, nonostante le tante assicurazioni dei politici italiani, a iniziare di quelle dello stesso governo di Roma. E se non si arriva alla quadra, San Marino potrebbe anche ripensare i tanti progetti di collaborazione con l’Italia e innanzi tutto con il territorio riminese nello sport e nel turismo: anche se citata di sfuggita, la MotoGp è evidentemente la prima della lista.
Podeschi la prende dalla lontana e premette: “Il 2019 è un anno ricco di grandi eventi sportivi in cui la Repubblica di San Marino e l’Italia stanno collaborando per raggiungere insieme importanti risultati di eccellenza dal punto di vista organizzativo e del indiscusso ritorno di immagine e di affluenza turistica sui territori coinvolti. Giro d’Italia – campionato italiano di MTB, Finale del Campionato Europeo di calcio Under 21 – sono tra questi le più importanti manifestazioni in cui le Federazioni sportive sammarinesi e italiane hanno pienamente cooperato e cooperano sviluppando sinergie tra tutti i livelli operativi anche istituzionali, in cui i territori, le imprese e le strutture recettive e turistiche limitrofi alla Repubblica sono parte attiva in un progetto che genera risultati economici rilevanti in termini di posti di lavoro e ricadute economiche dirette e indirette. A settembre a Misano Adriatico si svolgerà l’evento finale del 2019, con la prova del Motomondiale. Mentre già siamo pronti nel 2020 alla grande Adunata nazionale del alpini d’Italia che vedrà nell’organizzazione di questo grandissimo evento San Marino accanto al Comune di Rimini”.
Quindi l’affondo: “Di fronte a tutto questo provo sconcerto di fronte al reiterato rinvio di un intervento risolutivo che metta ordine alla norma italiana di sanzionare chi guida – con patente italiana – un veicolo con targa di San Marino. Decisione che nonostante le ripetute prese di posizione di esponenti italiani rimane ancora ferma per motivi incomprensibili”.
“E’ ormai chiaro a tutti che con questa decisione si colpisce tutto un territorio in cui i confini geografici e politici sono impercettibili e le iniziative sono spesso sinergiche, condivise e le comunità e le relazioni sociali ed economiche non si dividono fra chi ha una targa con RSM e una patente italiana”.
“Mi pare senza senso – sempre per fare un semplice esempio – che un furgone con targa di San Marino condotto da un italiano non possa fare consegne a Misano – magari in occasione di un evento sportivo come il MotoGP in cui Repubblica di San Marino, Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini e comuni della Riviera di Rimini collaborano con successo da anni”.
“Il Governo della Repubblica di San Marino ha da mesi a tutti i livelli manifestato le numerose criticità presenti per uno Stato che ricordo è una enclave nel territorio italiano, enclave che vuole vivere in armonia con i territori limitrofi. Ciò nonostante siamo ancora qui ad attendere un intervento risolutivo che ci auguriamo possa arrivare il più presto possibile, per evitare che questa criticità possa rendere agli occhi dei nostri concittadini, meno plausibili gli interventi e i progetti di cooperazione e di collaborazione tra la Repubblica di San Marino e le realtà istituzionali, turistiche e sportive del territorio”, conclude Podeschi.