Le motivazioni portate in queste ore da esponenti locali della maggioranza di Governo per giustificare il blocco dei finanziamenti stanziati dal Bando Periferie, sono emblematiche di uno stato confusionale i cui effetti vengono pagati dalle comunità locali che (come nel caso di Rimini) possono contare su istituzioni governate con efficienza e competenza.
Purtroppo una cultura di governo non si improvvisa e, quando si passa dalla propaganda via social alla dura realtà delle scelte d’affrontare, i nodi vengono al pettine.
Quello che é intollerabile é che il prezzo di dilettantismi e incapacità, penalizzi realtà dinamiche, colpevoli di avere sottoscritto un accordo con lo Stato ed essersi attivate di conseguenza.
Diciamolo in altri termini: é come se un cittadino stipulasse in banca un mutuo per acquistare una casa, registrasse l’atto dal notaio, comprasse i mobili e poi qualcuno gli notificasse che era uno scherzo.
In questo caso lo scherzo penalizza le imprese e i cittadini che sulla base di un percorso di ampia partecipazione avevano condiviso un progetto di significativa riqualificazione dell’area nord di Rimini.
Questo per Il Partito Democratico é intollerabile: anche nelle peggiori stagioni della politica italiana non si é mai visto un vilipendio della credibilità dello Stato promosso da chi ha la responsabilità di governare il Paese in un momento in cui il senso di responsabilità dovrebbe essere messo al primo posto.
In una democrazia non ci sono Governi amici o nemici, ma governi seri in cui il rispetto degli impegni presi viene prima di tutto.
Stefano Giannini Segretario provinciale Partito Democratico