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Ambientalisti a Rimini e Riccione: “Tutelare specie protette tornate sulle spiagge”

In occasione della Giornata della Terra 2020, le Associazioni Ambientaliste Riminesi ( ANPANA Rimini, dnA Rimini, Fare Ambiente, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente, L’Umana Dimora e WWF Rimini) insieme ad AsOer-Associazione Ornitologi Emilia Romagna hanno scritto alle amministrazioni comunali di Rimini e Riccione chiedendo di predisporre tutte le azioni possibili per tutelare le specie protette di avifauna tornate a nidificare sulle spiagge, “presenze” da difendere anche come indicatori di mare e ambiente costiero sani e vivibili pure al tempo della crisi da covid-19.

“In questo periodo sulle spiagge si registra il fermo completo delle attività balneari, che si auspica possano ripartire quanto prima nelle forme e con gli accorgimenti atti a prevenire i rischi di ritorno del contagio da Covid-19. Ma in seguito all’interdizione dell’accesso per l’emergenza in atto e alla conseguente mancanza o riduzione di attività umane, si è verificato un po’ ovunque un ritorno di presenze di avifauna e di altre specie anche molto rare e protette un tempo abitualmente diffuse sulle nostre coste – spiegano le associazioni-. Queste presenze entreranno però presto in conflitto con la ripresa dei lavori di preparazione delle spiagge per le attività balneari e turistiche, che invece potrebbero trovare in esse elementi di attrazione e valorizzazione delle proprie attività”.

 “Nell’interesse della tutela della fauna protetta dalle norme vigenti italiane ed europee e di un rapido rilancio delle attività turistico balneari, anche in forme nuove e diversificate rispetto al passato, occorre perciò trovare forme e punti di possibile convivenza fra natura ed attività umane. Le Associazioni ambientaliste riminesi, riunite nel Coordinamento Associazioni ambientaliste di Rimini, nel giorno dell’Earth Day/la Giornata della terra, condividono e appoggiano perciò pienamente l’Appello delle Associazioni regionali per la tutela delle nidificazioni di specie faunistiche protette avvenute sul nostro litorale in assenza di attività antropiche causa Covid 19”.

“Anche sulle nostre spiagge , e in particolare nella zona di Rimini Terme e del Marano, si era registrata ad esempio negli ultimi anni la nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus ), tornato più che mai a nidificare anche quest’anno in assenza di disturbo. Ma sui tetti delle ex colonie e nell’area del Marano si è avuta nelle ultime estati anche la presenza costante del Falco Pellegrino (Falco peregrinus), altra specie rara e protetta – aggiungono -.
Le specie protette vanno tutelate comunque, ma queste presenze, come la ricomparsa frequente di delfini e altre specie marine importanti in Adriatico, sono anche un segnale molto positivo della vitalità del nostro mare e degli ambienti costieri. E nella difficile fase di rilancio del nostro turismo possono essere utilizzate e pubblicizzate come prove viventi che il nostro mare è vivo e sano, meglio di una bandiera blu, e che le nostre spiagge sono ricche non solo di servizi importanti e apprezzati, ma anche di valori ambientali attrattivi pure per forme diversificate di turismo e di uso del tempo libero”.

“I cambiamenti climatici e la stessa crisi prodotta da COVID-19 sono i segni ormai indubbi di errori avvenuti nel rapporto fra ambiente e tipo di sviluppo, errori che mettono a rischio oggi in modo tangibile anche la salute umana e quella del nostro Pianeta. Dalla crisi provocata dal Covid 19, come per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, occorre perciò a parere di molti uscire cambiando il nostro modello di sviluppo e di approccio all’ambiente, e anche diversificando e innovando la nostra offerta turistica. Tutelare e valorizzare i residui valori naturali dei nostri ambienti costieri può essere un modo concreto per cominciare a farlo e per “celebrare” non solo per un giorno la Giornata della Terra. Le Associazioni richiedono quindi agli Enti, per quanto di loro competenza, un intervento urgente e coordinato in merito a quanto esposto”, concludono le associazioni ambientaliste.

 

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