L’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, in accordo con le indicazioni riguardanti l’emergenza sanitaria, celebra quest’anno la Festa della Liberazione senza manifestazioni pubbliche e condivide con la Città il dolore per coloro che sono scomparsi a causa del Covid 19 e le preoccupazioni per le difficoltà generate dall’epidemia.
Il Direttivo dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, con i Soci, gli Amici, i docenti che collaborano alle attività didattiche e le studentesse e gli studenti, vuole però ricordare l’importanza del 25 aprile 1945.
Insieme vogliamo ricordare i ragazzi e le ragazze, le donne e gli uomini che hanno avuto il coraggio di condividere un progetto di libertà e che hanno avuto la generosità di rischiare – e talvolta perdere – la propria vita per il bene comune.
Ricordiamo le loro azioni, ma soprattutto – in questo difficile tempo – vogliamo continuare a credere al loro esempio e a riaffermare nel nostro agire quotidiano i valori che la Resistenza ci ha insegnato e ci ha affidato: condivisione, impegno, responsabilità.
Nel nome delle partigiane e dei partigiani, questo 25 Aprile, scegliamo di continuare ad essere una comunità civile unita e solidale, pronta a lavorare per obiettivi collettivi, pronta a ricostruire insieme e a conservare libertà e democrazia.
Ricordiamo la motivazione della Medaglia d’oro al Valor civile assegnata alla città di Rimini:
“Fedele alle sue più nobili tradizioni, subiva stoicamente le distruzioni più gravi della guerra per la liberazione, attestando, con il sacrificio eroico di numerosi suoi figli, la sua purissima fede in un’Italia migliore, libera e democratica. 1940-1945.”
La foto di copertina è di Roberto Ballestracci.
