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Al Rimini col Cervia serve sale in zucca

Cervia – Rimini… Sarebbe stato sicuramente interessante trovare Ilaria D’Amico e Ciccio Graziani domani allo stadio di Cervia al posto del presidente Re e dell’allenatore Pirazzini ma i tempi del reality sono passati per tornare alla realtà e adesso allo Stadio dei Pini si respira un’aria diversa.
Con 20 punti all’attivo, il Cervia è nel pieno della lotta per evitare gli ultimi 2 posti che prevedono la retrocessione diretta nella speranza di riuscire a salvarsi attraverso i play out.

Il Rimini fra le storiche saline cervesi troverà quindi una formazione decisa a muovere la classifica, che tradotto nel concreto significherà, quasi sicuramente, un atteggiamento tattico di chiusura totale improntato a non subire gol in nessuna maniera per poi tentare di capitalizzare eventuali affondi che il Rimini fisiologicamente potrà concedere.

Squadra giovanissima quella gialloblù, 21,6 anni di media, che nello score delle reti fatte e subite conferma la speranza di poter smuovere la classifica solo mantenendo inviolata la propria porta, visti i 24 gol all’attivo e i ben 43 subiti.

Anche dal bottino dei giocatori andati più a segno, tra i cervesi si evince l’assenza di un vero bomber di razza, visto che il capo cannoniere Bondi su 8 centri ne ha realizzati ben 5 su rigore e a scendere troviamo Candoli,  Casetti e Sow con 3 reti. L’assenza di almeno un giocatore in doppia cifra completa l’eloquente fotografia dell’attacco cervese.

Quindi il Rimini dei 54 gol fatti e 13 subiti – quando l’inseguitrice Sasso Marconi ne ha già dovuti incassare quasi il doppio, 25 – domani sarà chiamato ad una sfida sulla carta assolutamente non proibitiva. Starà al Rimini e solo al Rimini non cadere nella trappola mentale che queste gare si portano appresso.

Pensare di avere vita facile e affrontare la gara senza la giusta concentrazione: questi gli errori che i biancorossi potrebbero commettere. E contando che questa è l’ultima tappa di un filotto di 5 gare giocate ogni 3 giorni, l’ inevitabile stanchezza sulla lunga distanza potrebbe giocare brutti scherzi e confezionare la beffa.

Onestamente non temo oltremodo queste situazioni, anche se plausibili, perché il Rimini del 2017, oltre che concreto e concentrato. mi è sembrato anche fisicamente nelle condizioni migliori per giocarsi con tranquillità la fase cruciale del campionato.

Il Sasso Marconi mercoledì sera è caduto tra le mura amiche per mano del Classe; sommando questo scivolone al comunicato con cui il direttore sportivo dei bolognesi si lamentava dell’operato arbitrale a Riccione, citando apertamente il non coinvolto Rimini, si può cominciare a pensare che a Sasso Marconi qualcosa cominci a scricchiolare.

La fiducia di essere all’altezza del compito forse comincia a essere incrinata anche nell’ambiente stesso. O almeno, questo è un film che si è visto tante volte in tanti campionati e in tutte le categorie: quello dei comunicati confezionati per creare alibi ai propri tesserati che indossano la maglia. Le squadre forti e destinate a vincere parlano poco e fanno parlare il campo.

Non per dare lezioni a nessuno, ma mentre il Sasso subiva un pur probabile torto a Riccione, il Rimini a Bellaria non batteva ciglio su almeno 5 fuorigioco sbandierati contro e ad un rigore palese commutato in simulazione addossata a Righini.

Finché le lamentele restano relegate alle interviste a caldo del dopo gara, tutto bene. Ma quando si emettono comunicati in cui si va a citare l’avversaria diretta, non è proprio buon segno.

Il Rimini a Cervia e il Sasso a Castrocaro: vedremo se il gap di 6 punti è destinato a cambiare.

Chi deciderà di raggiungere lo stadio “G. Todoli” di Milano Marittima domani assisterà sicuramente ad una gara avvincente e importante per l’obiettivo obbligato del Rimini. che resta quello di vincere e mettere in ghiaccio prima possibile questo campionato di Eccellenza 2016-2017. Trampolino di lancio, ci auguriamo, verso obiettivi e categorie più consone al blasone, al pubblico e alla città intera di Rimini.

Calcio di inizio ore 14 e 30, chi può non manchi.
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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