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Adunata Alpini, Favero: “Chiediamo scusa alle donne offese”

L’associazione Nazionale Alpini ha riconfermato  Sebastiano Favero alla guida dell’Associazione per i prossimi tre anni. Durante l’assemblea il presidente Favero ha letto la relazione morale sull’anno associativo appena trascorso. Una relazione che non ha potuto evitare di affrontare le polemiche per le molestie sessuali denunciate durante l’adunata di Rimini.

“Purtroppo alcuni accadimenti incresciosi hanno rovinato lo spirito di condivisione e di festa della stragrande maggioranza dei partecipanti, ha detto Favero nella sua relazione,  con un tentativo da parte di alcuni settori, in essere purtroppo già da alcuni anni, di screditare l’immagine complessiva degli alpini sia in armi che dell’Ana.

Precisato che,  come Ana, condanniamo i fatti di molestie, e chiediamo scusa alle donne offese, saremo intransigenti con i responsabili, sia associati che non e saremo nel contempo determinati a difendere l’onorabilità e l’immagine dell’Ana contro chiunque. Per questo siamo in attesa dei riscontri provenienti dalle Forze dell’Ordine e dalla magistratura e contemporaneamente stiamo raccogliendo documentazione e segnalazioni atte a comprendere meglio quanto avvenuto, il tutto supportato da un nostro pool di avvocati ed esperti di comunicazione e social.

Non possiamo permettere che la irresponsabilità di pochi, intacchi la nostra credibilità e serietà, lo dobbiamo ai nostri Caduti e quanti sono “andati avanti”, ai nostri volontari e alla nostra storia, intrisa di dovere e solidarietà. Non è accettabile che per la responsabilità di qualcuno, forse non associato, responsabilità che per legge è personale, venga generalizzato e coinvolta l’intera Ana; ripeto saremo determinati e decisi a difendere la nostra immagine e i nostri valori che peraltro, anche in questi giorni, la gente ci sta ampliamente dimostrando con attestati di stima e sostegno.

Per le prossime Adunate dovremo pensare da un lato ad un sistema di controllo per meglio supportare le Forze dell’Ordine e dall’altro a una migliore sensibilizzazione dei nostri associati con il supporto imprescindibile delle Sezioni e Gruppi nell’individuare eventuali facinorosi al fine di contenere se non eliminare fenomeni di intolleranza e molestie.”

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