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A Santarcangelo la pittura “sottomarina” di Maria Pia Campagna

Maria Pia Campagna, 70 anni da Mercatino Conca (PU), dal 13 gennaio espone le sue opere nella mostra ‘Stella Maris’ a Santarcangelo di Romagna presso la Galleria Baldini, in Biblioteca. E’ solo l’ultima delle molte esposizioni di questa ex insegnante in diversi licei artistici. La pittura è la sua grande passione: ce la racconta in questa intervista.

Che cos’è l’arte per Maria Pia Campagna?

«Per me l’ arte è sopravvivenza, esigenza di vita e mentale come la filosofia».

Secondo lei, l’arte si può imparare o è una dote naturale? Una predisposizione genetica?

«È una dote naturale! Come ex insegnante di arte nei licei artistici, posso dire che l’arte non si impara. Si può imparare a disegnare in modo accademico, apprendere alla perfezione le tecniche pittoriche, ma se non ce l’hai dentro è difficile definirsi un artista».

Come si è avvicinata a questo mondo?

«E’ stato il mio mondo da sempre, fin da quando ero piccola. A Roma, ai tempi del collegio, ci portavano a visitare musei, le catacombe, un’esperienza che mi ha segnato dentro».

Quali sono i soggetti della sua arte? Come li sceglie?

«Ogni volta che inizio un lavoro parto da zero, interpreto il vissuto talvolta all’improvviso…».

Cosa si può vedere sua ultima mostra “Stella Maris”?

«È una mostra importante che racchiude più cicli di opere. Il Mare acrilico metallescénte e perlescente su alluminio, un supporto che uso da tempo: freddo alluminio su cui si deposita la morte. Ho lavorato come se fossi sotto l’acqua del mare, come quando ho rischiato di affogare, quelle tracce rosse miste all’azzurro sono i segni lasciato dai clandestini e poi le Dee Madri: un tema affrontato parallelamente alle installazioni, alle sculture e ritratti. Stella Maris è laStella del Mare: mare e madre. Silvia Cuppini, che mi ha curato la mostra, ha portato parte dei suoi libri che hanno come titolo il mare, presenti in esposizione».

Si sta dedicando a qualche altro progetto in questo momento?

«Essere tornata al mio amato paese di origine, Mercatino Conca, mi permette di lavorare con la massima libertà e consapevolezza. Spero di esporre a Urbino, che è stato il mio inizio, artisticamente parlando. Volevo ringraziare il Direttore della biblioteca di Santarcangelo, per la grande sensibilità e la mia insegnante dell’accademia Silvia Cuppini, che il giorno della inaugurazione ha saputo cogliere l’essenza del mio lavoro».

Nicola Luccarelli

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