E’ polemica sull’introduzione del pagamento dell’assistenza domiciliare per disabili e anziani. E non solo perché si tratterebbe di una spesa ulteriore per famiglie già in difficoltà, ma perché sta suscitando un vespaio fra i primi cittadini. Nel Distretto Socio Sanitario di Rimini Sud la presidente Renata Tosi ha dichiarato la sua opposizione suscitando però le ire di altri sindaci.
“Si tratta di un percorso nuovo – spiega da parte sua la presidente del Distretto Socio Sanitario di Rimini Nord Gloria Lisi – Gli uffici sollecitavano già da tempo la politica ad allinearsi con quanto già in essere in Regione. Già chi mi ha preceduto parlava di una compartecipazione. Su questa, inoltre, c’è sempre stato un accordo con il Distretto Socio Sanitario della zona sud. E’ un percorso di omologazione che abbiamo intrapreso insieme, in accordo e con la massima fiducia. Nei verbali è scritto nero su bianco che si tratta di un percorso condiviso, partecipato e coeso. Credo che gli stessi amministratori del distretto di Rimini Sud che hanno partecipato a questo lavoro siano sorpresi della scelta del sindaco Renata Tosi“. Inoltre, secondo Gloria Lisi, “la compartecipazione della famiglie a questa spesa, che è molto esosa per la comunità, è fondamentale per garantire la qualità e la continuità del servizio di assistenza.”
Il costo è calibrato in base alla disponibilità economica della famiglia che ne necessita: si parte da un minimo di 1,50 euro all’ora a un massimo di 10 euro, mentre sono esonerate dal pagamento quelle che hanno un reddito ISEE inferiore a 7.000 euro all’anno.
Renata Tosi (Presidente del Distretto Socio Sanitario della zona sud), invece, sembra non volerne proprio sentir parlare. Il sindaco di Riccione ha dichiarato alla stampa che andrà per la propria strada, per non gravare ulteriormente sul portafoglio di disabili e anziani. Ma tutti gli altri sindaci ricordano alla collega di Riccione gli impegni presi in precedenza e chiedono comunque di discuterne in sede di comitato. Il giorno della verità, dunque, sarà il 17 gennaio, quando il distretto della zona sud si riunirà per discutere sul da farsi.
Benedetta Cicognani
