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Tasso di gioventù ed occupazione in Provincia. Indagine Sole 24 Ore

Da una parte il calo delle nascite, certificato dall’Istat che parla di 100mila fiocchi rosa e azzurri in meno nel 2016 rispetto ad otto anni prima. Dall’altro il tema dell’invecchiamento della popolazione e dell’innalzamento dell’età pensionabile, che tanto ha fatto discutere partiti e sindacati. In mezzo gli stranieri: che fanno più figli, che secondo alcuni pagheranno le pensioni degli italiani e che secondo altri sarebbe meglio aiutare a casa loro.

Qual è la reale situazione lo indaga il Sole 24 ore presentando una mappa dell’indice di gioventù della popolazione. Un dato ricavato, su base comunale, mettendo in rapporto il numero di abitanti under 18 con quelli over 65. Si tratta dei residenti al 1 gennaio 2017 censiti dall’Istat.

A livello nazionale l’indice di anzianità della popolazione è pari a 0,77. A livello provinciale l’indice complessivo è di 0,76.

Ma questa è la media. In realtà la situazione tra i comuni della provincia è molto più articolata

Come si nota vi sono i comuni di San Clemente, Montescudo-Montecolombo, Poggio Torriana e Montefiore che hanno un indice sopra 1. Significa che vi sono più giovani under 18  che over 65. Chiudono la classifica quattro comuni dell’alta val Marecchia.

Non bene, come indice di gioventù, neanche Rimini e Riccione sotto la media provinciale e nazionale.

Il Sole 24 Ore produce anche un’altra classifica che riguarda l’indice di occupazione e reddito tra varie fasce della popolazione. Nella fascia di età tre i 25-34 anni il 72,58% ha un lavoro, anche se il reddito medio è di 17.361 euro.

In quasi tutte le altre province, da Ravenna a Forlì-Cesena, da Ferrara a Piacenza, passando per Parma, il tasso di occupazione è più basso. Nelle altre province il reddito medio tuttavia è più alto. Svetta Bologna con oltre 23 mila di reddito medio nella fascia 25-34 anni

 

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