Pubblichiamo il comunicato del Pd di Riccione (segreteria comunale e gruppo consigliare) sull’imposta di soggiorno e politiche del turismo.
A.
“Continuano le inversioni a U della “volubile Tosi”. Dopo la notte rosa, la presenza di radio dee jay a Riccione, il parco Cicchetti, la musica e il trc, le svolte – per ora solo a parole: aspettiamo i fatti
Il Sindaco di Riccione ha cambiato idea anche sulla tassa di soggiorno, che aveva promesso di togliere.
Per dare più forza al fatto che ha cambiato idea e che “comanda” lei, a differenza degli altri Comuni costieri che la mantengono invariata, ha deciso pure di aumentarla! Tale decisioni fa seguito alla montagna di impegni e di dichiarazioni pubbliche, per l’abolizione della tassa, che la stessa Tosi ha promesso e declamato dal 2013 ad oggi.
Per ragioni di spazio, ne riportiamo solo due a mero titolo esemplificativo.
– 11/04/2013, Consiglio comunale: “La peggiore tassa che ci poteva inventare”.
– 11/04/2013, Il Resto del Carlino: “Cancelliamo IMU e Tassa di soggiorno”.
B.
Al contrario della Tosi, ricordiamo di nuovo la coerente posizione del Pd, di ieri e di oggi:
la tassa di soggiorno serve a promuovere Riccione, i suoi eventi e la qualità urbana. Lo scopo è di aumentare il numero delle presenze turistiche. Ogni euro incassato dalla tassa di soggiorno dovrà essere reinvestito in azioni mirate all’incremento delle presenze.
C.
A questo punto, alla luce della suddetta decisione e delle spropositate e sproporzionate risorse finanziarie bruciate per il normale e ordinario intrattenimento degli ospiti (es. proprietari di seconde case) che abitualmente e comunque trascorrono alcuni giorni del fine settimana nella nostra Città, chiediamo:
L’immediata convocazione di un consiglio comunale aperto su “Iniziative ed eventi promozionali in Italia e all’estero, per aumentare gli arrivi e le presenze turistiche nel 2018”, ove il Pd formulerà le sue proposte.
Tali argomenti sono ben diversi dal normale e ordinario intrattenimento, tanto caro alla Tosi e alla sua Giunta e tanto sbandierato oltre ogni misura per evidenti ragioni politiche ed autoreferenziali, più che realmente turistiche: crescita di arrivi e presenze, in primis alberghiere, e fatturati delle diverse attività.
In tale contesto rileviamo con particolare apprezzamento la posizione dell’associazione albergatori che, pur essendo opposta alla nostra, costituisce un salutare chiarimento nella città: le amministrazioni, indipendentemente dal loro colore politico, sono una cosa diversa dalla principale componete economica del turismo, che in questa vicenda, dimostra di mantenere la sua indipendenza; negli ultimi tre anni apparsa pubblicamente e totalmente ripiegata in modo pregiudiziale sulle posizioni della tosi.”