Nella serata di ieri, giovedì 29 giugno, è arrivato a Riccione un gruppo di 12 richiedenti asilo, come da disposizioni della Prefettura di Rimini. Il gruppo è stato destinato in via provvisoria, in attesa di essere sistemato in tre apposite strutture nel riccionese, ad un complesso di case ACER al Villaggio Papini. Nessuno, però, ha potuto entrare negli appartamenti in quanto non è stato possibile rintracciarne le chiavi, né raggiungere la dipendente incaricata. Il tutto tra le proteste dei residenti degli altri appartamenti.
Per far fronte all’emergenza, è stata allertata la Protezione Civile che ha messo a disposizione delle brandine per poter alloggiare gli stranieri nel Centro di Buon Vicinato. All’origine del disguido, sembra esserci stata una mancanza di comunicazione tra le parti in causa: la notizia dell’arrivo a Riccione dei richiedenti asilo sarebbe stata comunicata all’ACER solo verso le 18.00, quindi al di fuori del normale orario lavorativo. Come precisa l’ACER oggi:
“la direttrice di Acer si è attivata per reperire le chiavi degli alloggi non riuscendo, tuttavia, a rintracciare telefonicamente la dipendente cui è demandata la conservazione delle medesime in cassaforte.Evento, peraltro, tutt’altro che anomalo trattandosi di una procedura che non richiede mai (per evidenti motivi) nel corso dell’anno di essere esercitata fuori dall’orario di lavoro e per cui conseguentemente si richiede la reperibilità del dipendente. Il resto è cronaca”.
L’arrivo del gruppo di migranti a Riccione – che ospita 58 profughi e che dovrebbe accoglierne altri 56 secondo le stime della Prefettura di Rimini – aveva già generato delle discussioni nella mattinata di ieri, nelle dichiarazioni del sindaco Renata Tosi e di Elena Raffaelli (Lega Nord).
In loro risposta Sabrina Vescovi (Pd) è intervenuta sulla sua pagina fb:
“Il Sindaco Tosi era ed è perfettamente a conoscenza del fatto che la quota di migranti da accogliere a Riccione è di 142. Ne erano arrivati 46. Come può continuare a mentire ai Riccionesi parlando di situazione di urgenza non prevista? Ha rivinto le elezioni dopo un intervallo di 4 mesi e ci vuole dare ad intendere che ciò che era notoriamente risaputo è una imposizione del Prefetto? (…) La situazione migranti in Italia è a mio avviso insostenibile, ma non sarà certo con sindaci di così scarsa levatura istituzionale e amministrativa che risolveremo il problema dell’integrazione. E aggiungerei anche di così scadente carità umana.”
E in un altro post la Vescovi propone “da subito l’attivazione di un tavolo comunale per la gestione dell’emergenza che tenga insieme maggioranza, minoranza e consulta della solidarietà. Spero che il sindaco Tosi accetti questa mia proposta”.