Festa. Domani al “Neri” sarà una giornata di festa.
Ci sono voluti otto mesi, non sempre tranquilli, per archiviare la pratica Eccellenza, ma la vittoria di domenica scorsa in quel di Corticella ha restituito il Rimini alla serie D. Categoria che nei nostri sogni non è in testa alle preferenze, ma sicuramente una categoria più degna del nostro blasone.
Domani, dunque, più che alla gara che vede i biancorossi opposti al Meldola, sono chiamati a partecipare alla festa biancorossa anche quelli che l’Eccellenza non l’hanno mai digerita e possono ricongiungersi all’amata maglia a scacchi in un momento festante che odora già di categoria superiore.
Per agevolare il tutto, la societaà ha portato simbolicamente ad un euro il prezzo dei tagliandi cercando di coinvolgere più persone possibile.
Di solito Rimini in questi momenti non manca mai e sa essere unica; vedremo se domani gli spalti torneranno ad essere pieni almeno quanto lo furono un paio di stagioni fa quando si festeggiò la vittoria del torneo di serie D.
La passione per il biancorosso è ancora intatta, il fuoco cova sotto la cenere e credo che il colpo d’occhio del Neri domani ci ricorderà quanto è bello partecipare agli eventi cittadini, situazioni vere da vivere in diretta sentendo il calore del tifo e toccando con mano quanto è forte e incredibilmente coinvolgente il boato con cui migliaia di persone festeggiano un gol.
Non è vietato o degradante, a mio modo di vedere, partecipare emotivamente anche ai grandi eventi del calcio in tv, quelli con le grandi squadre in ballo. Ma nella tua città, nel tuo stadio, con la tua gente intorno, è tutto diverso.
Per questo è importante che lo sport cittadino, ovviamente non solo il calcio, continui ad esistere, partendo dai settori giovanili di quartiere per arrivare al vertice della squadra cittadina che a Rimini deve ritrovare quanto prima una dimensione professionistica nel senso più vero e totale del termine.
Per tornare tra i “pro” sappiamo tutti che il Rimini FC non ha scelto una strada ritenuta convenzionale, a Rimini un altro calcio è possibile…Così siamo partiti quasi un anno fa: un calcio fatto di etica raziocinio e programmazione.
Un calcio che include inevitabilmente un po’ di business, ma che si fonda sulle famiglie, sui valori e sulla piena sostenibilitaà economica e sportiva.
Una scommessa che è appena cominciata, guardata con un’aria tra stupore, interesse e scetticismo da tanti veterani addetti ai lavori, quelli che difficilmente lasceranno il modello attuale.
Modello fatto di equazioni tipo calcio=debito e certezza del fatto che senza il ricco mecenate grande calcio non si fa.
Non so, come nessuno al momento può sapere, se la scommessa sarà vinta, se un altro calcio sarà veramente possibile e se davvero torneremo tra i “pro” con questa ricetta. Ma ora è giusto e doveroso concentrarci sulla festa di domani; per parlare di futuro e scrutare l’orizzonte avremo le settimane a venire che saranno sicuramente piene di grandi novità e spunti di discussione.
Domani andiamo tutti allo stadio e cerchiamo di convincere almeno un amico a seguirci. Domani riempiamo e coloriamo il più possibile il nostro caro vecchio “Romeo Neri” e poi da lunedì ci tufferemo nel futuro, tra bandi, lavori, art bonus e chissà quali altre novità.
Mai come oggi, forza Rimini!
Calcio d’ inizio ore 15 e 30.
Non mancate.
Emanuele Pironi