Una scuola estiva intensiva di formazione con discenti giovani universitari, professionisti e funzionari pubblici, mentre i docenti sono sì professori delle tre università patrocinanti a confronto con esperti in materie ecologiche, rappresentanti della cittadinanza attiva e dell’associazionismo, personalità acclarate di cultura ecologica, ambientale e sostenibile. Purché ciascuno esprima cultura di mare e sappia a sua volta trasferirla agli studenti selezionati. In tante modalità differenti. Dunque da ricerca e studio alle applicazioni concrete: per formare competenze nel saper riconoscere e prevenire i disastri che si perpetuano. L’obiettivo della Regione Emilia-Romagna e di tutti i promotori è infatti l’istituzione di un master multidisciplinare per connettere le Università col mondo del lavoro, creando specifiche figure professionali mirate alla salvaguardia dell’ambiente marino.
La seconda edizione, a seguito dell’espresso gradimento degli studenti per la prima edizione 2021, si svolge tra il 22 e il 25 giugno a Rimini. Eventi collaterali, sempre di cultura di mare, sono pensati e aperti alle tre città – Rimini, Riccione e Cattolica – coinvolte in un tour altamente divulgativo, protagonista la conoscenza e la salvaguardia dell’ecosistema marino.
Nella prima edizione tra studenti universitari e professionisti i partecipanti sono stati oltre 70. Con crediti formativi ai partecipanti delle professioni tecniche e degli Ordini che, a differenza degli studenti, tutti volutamente in presenza per promuovere la socialità tra loro, sono ospitati nelle house boat in Darsena; mentre per i professionisti è possibile seguire gli eventi anche da remoto, senza limiti di iscrizioni.
L’inaugurazione è il 22 giugno alle 10.00 al Lapidario Romano del Museo Tonini di Rimini. Filo conduttore di questa edizione “le donne per il mare”. Ad aprire i lavori l’intervento di Valentina Ridolfi, esperta in economia sostenibile, sul ruolo del mare per le attività intorno al turismo e la prolusione sui contenuti complessivi di questa edizione del coordinatore scientifico prof. Marco Zaoli. Seguirà una tavola rotonda coordinata da Alessandro Vanoli, storico e scrittore, sulle competenze, spesso femminili e appassionate, alla quale parteciperà tra le altre (tutte donne) Daniela Addis dell’associazione Generazione Mare, avvocata in diritto dell’Ambiente.
L’aula al Laboratorio Tiberio è riservata a studenti e professionisti nel pomeriggio e nei giorni successivi come da programma.
Alle 19.00 in Sala Pesci del Museo inaugura la mostra fotografica “L’incanto delle donne del mare”, curata da Nour Melehi Maraini, antropologa e nipote di Fosco Maraini: un dialogo tra le foto del grande esploratore scattate in Giappone negli anni ‘50 alle donne Ama, le pescatrici in apnea di molluschi vestite con perizoma e una lama, e le stesse riprese oggi dalla giovane fotografa tedesca Nina Poppe, che per raccontare il “suo mare” visto e fotografato nel mondo e l’esperienza in Giappone è in arrivo da Colonia.
Nour Melehi Maraini, Marocco e Italia i suoi due paesi d’origine, si definisce etnoantropologa di formazione e fotografa per passione: sarà lei, insieme a Claudio Cardelli grande amico di Fosco Maraini e presidente dell’Associazione Italia-Tibet, Nina Poppe e Alessandro Vanoli, storico e autore del volume La Storia del Mare (Ed. Laterza, 2022), a condurre la riflessione su culture ed ecologia dal globale al locale, partendo dagli scritti e dalle immagini di Fosco di ieri che confronteranno con i pensieri e le immagini attuali di Nina. Al Lapidario Romano del Museo, mercoledì 22 giugno ore 21.30 (su prenotazione).
Nel primo pomeriggio del 24 giugno un evento speciale: la scrittrice Dacia Maraini, ospite d’onore e in visita alla mostra fotografica sulle Donne Ama, incontra gli studenti su un argomento di grande attualità, la perdita della libertà vissuta insieme al padre Fosco e tutta la famiglia in un campo di concentramento in Giappone. Al Lapidario Romano, ore 15.00 (ingresso su invito).
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