La tutela del verde urbano resta al centro del forte scontro di vedute tra associazioni ambientaliste ed animaliste del territorio e l’Amministrazione comunale riccionese.
Ad accendere nuovamente le proteste dei gruppi ecologisti locali è l’annunciato taglio di 174 platani cinquantennali presenti su via Ferrara e limitrofi, a partire dalla prossima settimana. “Abbattimenti – protestano gli ambientalisti – di cui è stato richiesto l’azzeramento o la loro revisione complessiva già a dicembre scorso da alcuni giovani riccionesi, ideatori di una petizione popolare che ha raccolto oltre 420 firme di sostegno consegnate poi in Municipio all’attenzione del Sindaco”.
La Rete Ecologista associazioni provincia di Rimini (composta dalle associazioni Ambiente & Salute Riccione, ANPANA Rimini, Fondazione Cetacea Onlus Riccione, Legambiente Valmarecchia, Rigas Rimini, WWF Rimini), segnalano che “tale iniziativa per la tutela del verde pubblico esistente, ha fatto seguito appena qualche giorno fa una singolare contropetizione di circa un centinaio di cittadini richiedenti a gran voce la decapitazione dei 174 alberi al grido di “siamo i residenti della zona”. Come se a Riccione l’eliminazione di alberi di proprietà pubblica che donano aria pulita a tutti, ombra e riparo a chiunque, salvaguardia della biodiversità, bellezza ed arredo naturale all’intera zona, sia faccenda e diritto dei soli residenti e non di tutti i riccionesi”.
“Uno scontro anche tra generazioni – proseguono le associazioni – come si può osservare guardando l’età media di chi guida entrambe le petizioni, in cui la nostra posizione di Rete ecologista della provincia di Rimini non può che essere a sostegno di coloro che sono consapevoli delle molteplici funzioni del verde urbano contro smog ed aria inquinata, malattie cardio- respiratorie, colpi di calore, piogge intense, rumori, perdita della biodiversità, e pertanto ne chiedono tutela, salvaguardia e manutenzione periodica”.
“Nello specifico, abbiamo chiesto per iscritto all’ufficio ambiente del Comune, attraverso un regolare accesso atti, di voler conoscere la perizia tecnica valutativa dell’agronomo sullo stato di salute degli alberi oggetto di prossimo abbattimento, perizia tecnica della stabilità degli stessi, progettazione alternativa di ammodernamento del viale con il mantenimento in vita delle alberature esistenti, valutazione tecnico-scientifica del mancato apporto di ossigeno che l’abbattimento provocherà, valutazione economica dei costi di abbattimento, identificazione numerica e logistica delle compensazioni previste”.
Gli ambientalisti sono pronti “ad affiancare i giovani protagonisti della battaglia per la salvezza degli alberi di Via Ferrara e limitrofi nel rilancio della loro petizione per la raccolta di altre firme, vista la contropetizione presentata in Comune dai 100 residenti pro-abbattimenti”.
“Desideriamo inoltre osservare, che per effetto dei cambiamenti climatici in atto, la nidificazione dell’avifauna è già iniziata, pertanto- sebbene il Regolamento Comunale del Verde vieti abbattimenti da marzo a luglio- sarebbe almeno opportuno tenerne conto al fine di tutelare la riproduzione degli uccelli. Rivendichiamo all’Amministrazione Tosi il mancato dialogo con la città sul tema del verde urbano, nonostante gli impegni presi per iscritto in fase elettorale nel 2017 direttamente dall’attuale Sindaco Renata Tosi con le associazioni ecologiste di avviare un Tavolo Ambiente permanente ed istituzionale di consultazione sulle problematiche e sui progetti ambientali”, conclude la .
Rete Ecologista associazioni provincia di Rimini.