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Nel bene o nel male, per la Tosi l’importante è che se ne parli

Dopo la pirotecnica, assembrata e discussa accensione delle luminarie, avvenuta sabato scorso in Viale Ceccarini, nella Perla Verde il dibattito è ancora vivo. Sui social ma anche dietro le quinte dell’ambiente politico.

Tanti i cittadini indignati che hanno espresso la loro contrarietà all’evento, non solo dal punto di vista della gestione dello stesso (incapacità ad evitare assembramento) ma più che altro nel merito della scelta di organizzare un momento inaugurale vero e proprio, con tanto di promozione per attirare pubblico.

Forse qualcuno non aveva fatto i conti con la reazione di tanta gente, che ha subito inondato di commenti (in gran parte negativi) il post con il quale il Consorzio dei commercianti di Viale Ceccarini condivideva il filmato dell’accensione delle luci. Filmato poi eliminato dalla pagina Facebook del Consorzio, ma ormai condiviso a raffica e divenuto, a torto o a ragioe, caso nazionale.

L’inaugurazione delle luminarie è stata stigmatizzata anche dai presidenti di regione e provincia, Bonaccini e Santi, oltre che dai partiti di opposizione riccionesi. E fin qui ci sta. Ma anche da molte persone comuni, che hanno evidenziato l’inutilità dell’immane lavoro svolto per arginare l’espansione del Covid, messo a rischio da assembramenti in un evento organizzato addirittura dall’amministrazione comunale.

A ruota sono seguite le difese d’ufficio del sindaco, non tante per la verità. Su tutte quella solita e immancabile del capogruppo di ‘Noi Riccionesi’ Fabrizio Pullè. E poi gli assessori Santi e Caldari.

Si è potuta leggere da qualche parte qua e là qualche critica di alcuni esponenti di Forza Italia, mentre è rimasto in silenzio il loro esponente in giunta Dionigi Palazzi. Il quale, si mormora nell’ambiente, pare non goda più di fiducia, stima e appoggio all’interno del partito.

Ma a fare più rumore è il silenzio (gioco di parole) della Lega e del suo esponente di punta, l’On. Elena Raffaelli, che tra l’altro in giunta ha la delega alla Polizia Locale, organo preposto ai controlli.

A Renata Tosi pare che le polemiche non abbiano fatto né caldo e né freddo. Ha ribadito la convinzione circa la bontà della sua scelta, attaccando (come fa di solito) altri enti e istituzioni, addirittura adducendo a sostegno della sua tesi un vero e proprio complotto (ordito da non si sa chi) tramite il quale i video dell’inaugurazione sarebbero stati manomessi.

Lasciando da parte la fantapolitica, a Riccione c’è chi è fermamente convinto che da parte della sindaca uscente, che nel 2022 non si potrà più ricandidare, vi sia una strategia comunicativa ben mirata a ritagliarsi un palcoscenico di carattere nazionale. Della serie “nel bene o nel male non importa, pur che si parli di me”.

Nella giornata di domenica il ‘caso Riccione’ e il fimato incriminato eranno in quasi tutti i TG nazionali e nei titoli  dei maggiori organi di informazione. Probabilmente ciò che la Tosi cercava.

Esemplare l’intervista alla Tosi su TPI.IT (portale molto in voga per quanto concerne l’informazione politica) nella quale, tra le altre cose, a precise domande sulla politica nazionale, oltre ad attaccare il governo in carica, ha tenuto a specificare a domanda precisa su Matteo Salvini che “ho la fortuna di avere il suo cellulare. Ogni tanto gli scrivo e lui risponde”.

Passaggio che non sarà certamente sfuggito al gruppo dirigente locale della Lega, dove le grandi manovre per le prossime scadenze elettorali sono già iniziate, dalle amministrative del 2021 (comune di Rimini su tutti) a quelle dell’anno successivo con la scadenza proprio di Riccione; e poi le politiche del 2023. Il tutto gioco forza molto intrecciato.

La Tosi cercherà ad ogni costo di aggiudicarsi un posto al sole, ed essendo ‘figlia’ di una lista civica nostrana, non potrà che sperare unicamente nella Lega per un seggio parlamentare. Ma nella stessa Lega, vista anche la diminuzione dei seggi dovuta all’esito del referendum costituzionale, non saranno certamente entusiasti di far posto a un sindaco che di fatto non ha mai militato nel partito di Salvini, anche se lo ha avuto fedele alleato in giunta. Da questo motivo forse dipenderà il silenzio dell’Onorevole/Assessore Elena Raffaelli? Difficile dire se la leghista riccionese accetterebbe di buon grado una sorta di staffetta Roma/Riccione con la sua attuale sindaca. Per il rapporto indennità/problemi da affrontare, quello romano è certamente un livello ineguagliabile, ma molto dipenderà da cosa decideranno Salvini e i suoi maggiorenti locali.

Renata Tosi giocherà la sua partita, ha già iniziato a farlo, già ieri in diretta TV su Rai 2 al programma ‘Ore14’. Cercherà di occupare il palcoscenico mediatico sempre più di frequente. Lo faceva già da questa primavera, grazie anhe al suo efficiente ufficio stampa.

Legittimo e comprensibile dal suo punto di vista.

Più discutibile il fatto che  questa strategia si attui a discapito di comportamenti che, soprattutto in questo periodo storico, imporrebbero a chi amministra sobrietà, equilibrio e senso della misura.

L’Arciunès

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