Benché protetti da un promontorio anticiclonico subtropicale (alta pressione nord africana), che dal Mediterraneo centrale si estende fin sui Balcani coprendo parte della nostra Penisola e quindi dell’Emilia-Romagna, in quota correnti più fresche e instabili, collegate al transito di una perturbazione centrata sul Nord Europa sarà responsabile di locali manifestazioni temporalesche (anche di forte intensità), che sviluppandosi dai settori alpini verso l’asse del PO potranno raggiungere anche l’Emilia orientale e la Romagna.
Tuttavia non essendovi una ben definita struttura depressionaria, gli impulsi temporaleschi potranno risultare brevi, locali ma anche intensi, e soprattutto di difficile e bassa prevedibilità, visto la scarsa forzante dinamica atmosferica.
All’atto pratico, non si escludono quindi delle celle temporalesche disorganizzate a sviluppo pomeridiano in moto verso la pianura del ferrarese e del ravennate, incentivate dalla convergenza tra le brezze costiere e quelle provenienti dall’Appennino, nonché dagli incrementi degli alti tassi di umidità presenti nelle bassa pianura Padana. I fenomeni potranno risultare a bassa mobilità, quindi con elevata capacità di precipitazioni concentrate. Una maggior livello di confidenza sembra attribuibile alle raffiche di vento lineari innescate dai temporali (non trascurabili), le quali potranno raggiungere anche le più distanti località di villeggiatura.
Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico di AMPRO Associazione Meteo Professionisti