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Maggioli alla conquista della Spagna e del Sud America

Il Gruppo Maggioli sta per chiudere un 2016 da incorniciare: bilancio con indici tutti positivi, un’importante campagna di acquisizioni e forse l’ingresso di un fondo.

Il primo “colpo di mercato” è l’aumento di capitale che ha portato al controllo della Galileo Sa, con sede alle Canarie; è specializzata nella gestione di catasto e tributi per un giro d’affari di 2 milioni di euro. Va ad aggiungersi alle filiali estere di Tirana (aperta nel 2015), Bruxelles, (aperta nel 2013) e l’acquisto dell’abruzzese Tin Informatica (lo scorso agosto).
Inoltre, come spiega l’Ad Paolo Maggioli al Corriere della Sera, «Ha dei progetti interessanti in America Latina, soprattutto in Colombia, che potranno concretizzarsi già dal 2017, è di fatto il nostro primo shopping oltre confine».

Ma non finisce qui. Come riferisce sempre il quotidiano milanese, “Maggioli due settimane fa ha lanciato un’offerta vincolante per aggiudicarsi il 100% di un’altra società, con sede a Barcellona (gli avversari dei riminesi in questa partita sono francesi); e poi ha messo gli occhi su una terza società madrilena per diventarne socio di maggioranza: entrambe le ditte offrono servizi informatici per i Comuni e il mercato della pubblica amministrazione iberica è giudicato molto promettente dallo stesso Maggioli”.

Ci sono trattative in corso anche in Italia, sempre nel ramo informatica e dell’editoria elettronica. «Per altro – aggiunge Maggioli – non escludiamo l’ingresso di un fondo al nostro interno nel caso si presentasse un’occasione di acquisto molto importante». 

Ma la soddisfazione maggiore è per il ritorno al pareggio per l’area editoria dopo quattro anni di perdite e tre in regime di solidarietà.

Con queste credenziali, Paolo Maggioli, che è anche presidente di Confindustria Romagna, parla anche della gravissima crisi in cui versa il Sole 24 Ore, di proprietà dell’associazione degli industriali italiani: «È un problema che non va minimizzato, va fatta una pulizia radicale prima che qualcun altro la faccia per noi. Serve un’operazione verità. È inspiegabile che nessuno finora si sia accorto di questa situazione. Come si fa, con un giornale in queste condizioni, predicare la buona gestione alla pubblica amministrazione?».

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