Con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e incrementare lo scambio culturale tra le Nazioni europee, dal 1991 il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea promuovono le GEP Giornate Europee del Patrimonio.
Sabato 21 settembre alle 16.00 presso la Sala dell’agrumaia di Palazzo Viviani – Castello di Montegridolfo Spa e Resort, si celebreranno a Montegridolfo le Giornate del Patrimonio Europeo 2019 con un incontro a cui parteciperanno degli illustri ospiti della cultura, dal titolo: La tutela delle opere d’arte, salvataggio e recupero.
In occasione del 75° Anniversario della Liberazione di Montegridolfo l’Amministrazione Comunale ha organizzato un momento di riflessione sui rischi conservativi a cui è sottoposto il patrimonio identitario di una comunità in caso di guerra, emergenze naturali o a causa di furti.
Partendo dall’eroica esperienza di Pasquale Rotondi che durante la Seconda Guerra Mondiale ha salvato un’eccezionale numero di capolavori, si giungerà ai giorno nostri attraverso il racconto dell’attività investigativa e di prevenzione dei Carabinieri.
Con l’autorevolezza dello storico dell’arte Daniele Diotallevi (già funzionario della Soprintendenza di Urbino nonché direttore del Museo della Linea dei Goti di Montegridolfo) verrà narrata la storia di “Pasquale Rotondi: un Soprintendente in guerra”.
Fino a pochi anni fa ben poco si sapeva del salvataggio delle opere d’arte della Galleria Nazionale di Urbino e questa vicenda era conosciuta solo da alcuni addetti ai lavori. Pasquale Rotondi -Soprintendente di Urbino dal 1939- durante il conflitto bellico ebbe l’idea di portare in salvo dalle distruzioni e dalle razzie naziste, i capolavori urbinati nella Rocca di Sassocorvaro e nel Palazzo di Carpegna.
L’audace operazione condotta nel massimo della segretezza, vide nel suo complesso raccolte oltre 10.000 opere d’arte provenienti soprattutto dalle Marche, ma anche da Venezia, Milano, Roma, etc.. A Pasquale Rotondi è dedicato un premio che ogni anno viene assegnato a chi si è distinto per “esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico”.
Ingresso libero.