Mercoledì 23 novembre, nel dopo cena, si riunirà il Consiglio del Club Nautico di Rimini, dove si ritroveranno i nuovi eletti dopo il combattutissimo voto di domenica scorsa.
Scelti i compnenti del Consiglio e dei collegi dei Sindaci e dei Probiviri, ora si tratta di eleggere il Presidente. Il passo più difficile, dopo l’esito di un voto che ha visto prevalere la lista guidata da Gianfranco Santolini, ma non in modo così netto da chiudere la partita.
Il Presidente è eletto dai nove consiglieri, che sono: per la lista “Santolini”,Andrea Musone (135 voti ricevuti domenica scorsa), lo stesso Gianfranco Santolini (126), Fabio Po (124), Sanzio Sammarini (130), Marco Valcamonici (123); per la lista che candidava Pietro Palloni (non eletto) e sostenuta fra gli altri da Adriano Aureli, Luigi Agli Lazzari (131), Paolo Franchini (125), Pietro Baronio (125), Roberto Brioli(125).
Santolini ha annunciato di volersi candidare comunque alla carica di Presidente, anche se per avere la maggioranza dovrebbe votare se stesso. Una soluzione tecnicamente possibile, ma che allargherebbe ancora di più la spaccatura che si è creata nel sodalizio. Molti soci a lui contrari non nascondo l’intenzione di abbandonare il Club, qualora non si trovasse una soluzione differente. Quale potrebbe essere?
In queste ore si sta lavorando proprio a questo. Chi ha sostenuto Pietro Palloni, si dice disposto a votare Sanzio Sammarini o Andrea Musone. Se fallisse anche questa mediazione, nessun scenario viene dato per escluso, comprese dimissioni in massa e nascita di un nuovo club.
Ma in tanti cercano anche di sdrammatizzare e leggere la situazione in positivo. I conti del Club sono in ordine e infatti il bilancio è stato approvato senza patemi, il rinnovo della sede è stato pagato, il numero dei soci negli anni è andato crescendo. E tutto sommato, si tratta pur sempre di un club nautico, per quanto possa essere importante in una città come Rimini.
