Nei giorni scorsi era stata data notizia delle richieste (quattro mesi di reclusione) del PM Marino Cerioni nei confronti dell’ex direttore del Delfinario (avvocato Piero Ippoliti) e dell’ex veterinaria (avvocati Massimo Cerbari e Alessandro Petrillo). Gli imputati sono accusati di maltrattamenti dei delfini (Tursiops truncat) “obbligandoli a comportamenti insopportabili con le loro caratteristiche ecologiche e quindi incompatibili per la loro natura anche sottoponendoli a trattamenti idonei a procurare un danno alla salute con conseguenti gravi sofferenze”.
Purtroppo per gli imputati il rischio più pesante in caso di condanna è il risarcimento delle spese di custodia sostenute dall’acquario di Genova per ospitare i delfini per 5 anni.
Infatti l’acquario di Genova ha fatto richiesta di risarcimento. Il Tribunale ha affidato ad un commercialista (Giancarlo Ferrucini) una perizia per stabilire il costo annuo. Alla fine, tolti gli incassi (stimati) per l’apertura del delfinario al pubblico la cifra è importante. Infatti è stato stimato un costo di 20 mila euro all’anno che moltiplicato per i 4 delfini e per 5 anni porterebbe ad una richiesta di 400 mila euro complessivi. Ma la società afferma che la richiesta riguarda solo il periodo dal settembre 2018 in poi.
Vi è inoltre un altro aspetto. La Procura di Rimini ha chiesto la confisca dei 4 delfini diventando, in questo modo, di proprietà dello Stato. In questo caso sarebbe lo Stato doversi far carico delle spese di mantenimento dei quattro mammiferi. A fine del mese di aprile è attesa la sentenza.