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Dati turismo. Gnassi: bene i risultati senza fare trionfalismi

Nei primi 8 mesi dell’anno Rimini incrementa sia arrivi e pernottamenti nazionali (rispettivamente + 2,4 per cento e + 1,3 per cento) che quelli stranieri (+ 0,6 per cento e + 0,2 per cento). Nel periodo gennaio/agosto 2018 il peso del segmento estero sul totale del Comune capoluogo è del 29,2 per cento sulle presenze. La media provinciale è del 22,7 per cento (Bellaria 19,5 per cento, Cattolica 16,7 per cento, Misano 17,1 per cento, Riccione 16,1 per cento).

Intressante una analisi comparata tra 2018 e 2017 sui tre mesi dell’estate (giugno, luglio ed agosto) tra arrivi e pernottamenti

Come si nota nei pernottamenti  vi sono due comuni che registrano una lieve flessione sul 2017 ed altri 3 comuni che sono in lieve incremento.

Il commento di Andrea Gnassi: ‘Alla fine della classica stagione estiva, i primi 8 mesi dell’anno, Rimini è in vantaggio sia in arrivi che pernottamenti sulla già straordinaria stagione 2017. E’ un dato che conferma quanto via via indicato durante l’anno dal’Osservatorio regionale del Turismo, e cioè come nonostante un numero di giorni pioggia superiore rispetto all’anno precedente e a qualche difficoltà interna di alcuni mercati importanti (Russia, ad esempio), Rimini e la provincia di Rimini consolidino e addirittura incrementino gli ottimi risultati raggiunti un anno fa. Non è il caso di fare trionfalismi ma semmai analisi per migliorare e affinare la nostra competitività nel futuro. Il fatto che si siano accumulati numeri buoni anche in un anno e in una estate in cui non c’è stata l’eccezionale contingenza positiva del meteo così come nel 2017, per certi versi fa ancora meglio capire la forza attrattiva della Riviera di Rimini in termini di qualità dell’offerta turistica complessiva, pubblica e privata. Anche questi numeri per i primi 8 mesi dell’anno confermano come il distretto turistico riminese sia tra i primi tre in Italia, e non sull’ultimo gradino del podio. Dobbiamo però ancora migliorare su diversi aspetti, intorno al concetto di una sempre più spiccata managerialità dela gestione turistica, comparto industriale vero e proprio. In tal senso Rimini nel 2019 farà debuttare la sua DMC (Destination Management Company) per procedere a un salto di qualità nella gestione complessiva dell’offerta turistica, in armonia con il lavoro innovativo e in profondità di Destinazione Romagna e della Regione. Rimini in più nel 2019 avrà anche completati alcuni contenitori storico/culturali in grado di elevare l’attrattività di un turismo sempre più internazionale e con grande capacità di spesa durante l’intero arco dei 12 mesi. In attesa di scoprire i dati anche del mese di settembre, che a una prima valutazione paiono molto promettenti e quasi un quarto mese estivo, per ora sottovoce possiamo affermare che i primi due terzi del 2018 vanno in archivio con numeri incoraggianti”.

 

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