Il ministro Orlando a Rimini per sostenere la propri candidatura a segretario del Pd. L’iniziativa, promossa dal comitato per Orlando, della provincia di Rimini si è svolta presso il ristorante Fronte Mare di Rimini. Sala piena con partecipazione da tutti i comuni della provincia.
“Ho deciso di candidarmi perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare solo prepotenza”. Credo che il Pd debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all’Italia e ai problemi degli italiani, che in questo momento stanno vivendo momenti difficili”. Con i nostri elettori, ha continuato il ministro, occorre essere onesti. Sa abbiamo delle risorse come Paese occorre ridurre le tasse a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Non a tutti” E’ stato fatto un grande errore non essersi fermati ad analizzare i motivi della sconfitta al referendum. Si è scelto di ripartire facendo finta di nulla.
Particolarmente duro sull’andamento dei congresso. “La partecipazione è più bassa di 1/3 degli iscritti del 2013. Raramente vi è dibattito e confronto ma i circoli sono trasformati in seggi elettorali”. La candidatura di Renzi ottiene i risultati migliori nei territori dove più alta è stato il voto No al referendum. Segno di una chiusura nel leaderismo senza una analisi critica delle alleanze sociali del Pd.
Qualche giorno, ha raccontato Andrea Orlando, “sono andato davanti ai cancelli di Mirafiori. Per poco non mi prendevano a male parole. Erano 10 anni che non si vedeva un dirigente istituzionale davanti a Mirafiori. Nel frattempo abbiamo fatto decine di incontri con i vertici della Fiat. Va bene fare gli incontri con la dirigenza dell’azienda ma senza dimenticare gli operai e gli impiegati che ci lavorano”
Numerosi gli applausi durante il suo intervento. Poco dopo le 15 ha lasciato il ristorante per recarsi in visita all’ospedale Infermi di Rimini.
