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Riccione, tra nuovi candidati, cene elettorali e scimmiette

La politica a Riccione è sempre in movimento. In tanti davano per scontato che le candidature a sindaco fossero chiuse a quattro (Vescovi, Tosi, Delbianco, Conti). Invece no.

Arriva la quinta candidatura: Morena Ripa. Per i non addetti ai lavori, si tratta della consigliera comunale uscente grillina, che dove aver perso la gara per la candidatura a sindaco in una “affollata” assemblea dei 5 Stelle (16 voti per Ripa e 36 voti per Del Bianco) aveva in modo molto elegante sbattuto la porta uscendo dal Movimento 5 Stelle. Oggi apprendiamo che sarà la candidata della lista/movimento FARE del sindaco di Verona Flavio Tosi già esponente di primo piano della Lega Nord. Il movimento/lista FARE si colloca nel centro destra. Dobbiamo dedurre che il Movimento 5 Stelle a Riccione ha perso l’ala destra.

Dunque cinque candidati. Ma sarà poi così? Infatti tutti danno per scontato che Andrea Del Bianco sarà presente alle elezioni con il simbolo dei 5 Stelle. Ma passano le settimane e nulla trapela sulla certificazione della candidatura. Nel blog di Beppe Grillo al link Riccione compare testualmente: “Sito temporaneamente disattivato. Abbiamo inviato una squadra di ? scimmie ? altamente qualificate per risolvere il problema ??? …”.  Probabilmente gli attivisti pentastellati comprenderanno ciò che resta oscuro ai comuni mortali.

Intanto i candidati sono partiti per la campagna elettorale. Tra inaugurazioni di sedi e prime cene elettorali.

Le sedi inaugurate sono quelle di Renata Tosi e Sabrina Vescovi.

Si è svolta anche  la prima cena del candidato Carlo Conti. Tutto schierato il gruppo che ha lavorato alla costituzione del Patto: Ubaldi, Pizzolante, Pierani, Tirincanti e Lino Gobbi.
Mentre è chiaro il ruolo dei primi quattro, più misterioso quello di Lino Gobbi. Sappiamo che era un sostenitore della “coesione sociale”, come è stato definito il tentativo di far digerire al Pd una alleanza con Tirincanti e con un candidato a sindaco scelto dall’On Pizzolante. Si pensava che una volta naufragata “la coesione sociale”, Lino Gobbi fosse ritornato all’ovile del Pd. Invece pare di no. Dopo tanti anni di sinistra ferroviaria fatta tutta di binari lineari e paralleli, un po’ di convergenze creative pare faccia piacere al nostro Lino.

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Il tavolo della presidenza alla cena. Da destra: Fabio Ubaldi, Sergio Pizzolante, Carlo Conti (in piedi), Terzo Pierani e Lino Gobbi.

Al candidato Carlo Conti non piace perdere (parole sue). Quando gioca vuole vincere (parole sue). Le premesse rischiano di procurargli qualche dispiacere.

Da segnalare anche le prime polemiche.

Oggetto, il bilancio di previsione 2017/2019 e una prima stima del bilancio consuntivo 2016. Da una parte l’ex sindaco Tosi soddisfatta di come si è chiuso il bilancio, dall’altra parte Sabrina Vescovi che fa notare l’aumento delle tasse (rifiuti e passi carrai) per il bilancio 2017. Alla fine l’aumento delle tasse è stato ridotto drasticamente grazie alle sollecitazioni delle categorie e della Vescovi. Peccato per la caduta di stile, di alcuni, di tentare di scaricare su Hera l’aumento della TARI.

Vedremo prossima puntata.

L’Arciunès

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