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“Y Fellini soñò con Picasso” e i disegni del regista volano da Rimini a Malaga

Fellini e Picasso. Una strana coppia? Sicuramente un incontro intrigante che Malaga, città natale di Pablo Picasso, ha voluto organizzare con la mostra “Y Fellini soñò con Picasso”. L’evento è in programma dal 13 febbraio al 13 maggio al Museo Picasso Malaga, a cura di Audrey Norcia e realizzata in collaborazione con la Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. Che per l’occasione hanno chiesto a Rimini di poter esporre una selezione di disegni di Federico Fellini e in particolare proprio quelli che riguardano le fantasie del regista riminese ispirate dal pittore andaluso.

Già, perché Fellini, nel suo Libro dei Sogni compilato regolarmente  tra il 1962 e il 1980 per ordine dello psicanalista Ernst Bernhardt, per ben tre volte incontrò Picasso, visto  come amico, maestro o fratello maggiore. in particolare, il 22 gennaio 1962 un disegno a tinte vivaci in stile cartoon ritrae Fellini, Giulietta Masina e Pablo Picasso in ciabatte e pantaloncini attorno a una tavola apparecchiata con semplicità. Dalle pareti ammiccano piatti di maiolica dipinta e quadri di ispirazione cubista: volti destrutturati, occhi penetranti e grappoli di seni gonfi, che furono un’ossessione per entrambi.

Il sogno di Federico Fellini del 22 gennaio 1962

Questi ed altri disegni, insieme a  fotografie, spezzoni di film, scritti del regista, saranno accostati a dipinti, grafiche, sculture dell’artista che ha rivoluzionato la pittura del Novecento.

Nel dettaglio, le opere che da Rimini prenderanno il volo per Malaga, grazie al prestito concesso dal Comune, sono:

  • Nino Rota al violino,
  • Olimpia nuda di spalle seduta sulla testa di Rotunno,
  • Divagazione erotica,
  • Le notti di Cabiria: una prostituta,
  • La dolce vita: una prostituta,
  • Otto e mezzo: la Saraghina e la rumba,
  • Otto e mezzo: una valchiria ,
  • Il Casanova: Gigantessa accosciata,
  • Il Casanova: Le maschere,
  • Il Casanova: Madame D’Urfé,
  • Il Casanova: uomo in costume settecentesco,
  • La città delle donne: Cazzone a carnevale,
  • La città delle donne: La donna col figlio nel ventre,
  • La città delle donne: Donatella,
  • La città delle donne: La donna pantera,
  • Il Casanova: L’uomo tatuato,
  • Schizzi di volti per Il Casanova: “Volonté?”,
  • Domatrice di spalle: “Voglio fare all’amore! Oh sì!! Sì! Sì!!”,
  • Donna con cappello di fata,
  • la copia “Il libro dei sogni” nell’edizione edita da Rizzoli nel 2007

Le opere sono state assicurate dagli organizzatori spagnoli per un valore di 5 mila euro ciascuna.

Fin dall’adolescenza l’autore di Amarcord  era stato affascinato da pittori, illustratori e caricaturisti: “anche quelli che dipingevano le madonne sui marciapiedi mi incantavano”. E fra i maestri prediligeva appunto Picasso, oltre a De Chirico, Balthus, Magritte, Dalì, Chagall, Carrà, Morandi, Folon.  Non per nulla Gore Vidal definì Fellini “un eccezionale regista-pittore”, e i suoi i film “una straordinaria pinacoteca”.

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