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WWF Rimini: “Jova Beach Party non si doveva fare, mai più concerti sulla spiaggia di Miramare”

“Ma quel concerto non si doveva fare”. Il WWF di Rimini ancora non manda giù lo Jova Beach Party del 10 luglio scorso e ancora meno gli eventi della Beach Arena. Il tutto sulla spiaggia di Miramare ai confini con Riccione, l’ultimo lembo di arenile dove la natura, talvolta, accampa i suoi diritti. Come quando una famiglia di Fratini l’ha scelta per il suo nido. La vicenda dei piccoli trampolieri alla fine è sconfinata nel giallo: è sparito un pulcino, come denunciato da alcune associazioni ambientaliste? O si sono salvati tutti, come dichiarato dai Carabinieri forestali?  “Resterà il mistero dell’estate”, dice oggi il riccionese Antonio Cianciosi, presidente del WWF Rimini fino a un anno fa.

Al termine del tour, Jovanotti ha usato parole durissime nei confronti di un certo ambientalismo. Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia, intervistata da La Repubblica ha giudicato quelle parole “comprensibili”.

“Sono stati mesi di attacchi assurdi a lui e al Wwf per i concerti sulle spiagge. Un processo alle buone intenzioni celebrato sui social. Siamo stati tempestati da accuse false, mosse da chi cercava 15 minuti di celebrità. Ma almeno ora si parla di spiagge derubate della sabbia, di lidi da proteggere”, ha dichiarato Bianchi.

Fin qui Cianciosi è d’accordo: “E’ vero che sono in tanti a scoprirsi ambientalisti magari quando sorge un problema che li tocca. Sotto casa c’è l’antenna, arriva la discarica… Ma poi superato quel problema, chi si è visto si è visto, di tutto il resto del mondo non importa nulla. E certamente c’è chi va in cerca di visibilità facile, esistono improvvisazione e pressapochismo. Mentre l’ambientalismo è un’altra cosa, è un impegno volontario che dura negli anni e che non riguarda solo singoli episodi o particolari campagne alla moda. Ieri contro le pellicce, oggi tutti a raccogliere la plastica, domani qualcos’altro.. No, non funziona così”.

Ma Jova Beach Party? “Sarebbe bastato rinviarlo di 15 giorni. Si era verificato un evento bellissimo, piccoli trampolieri appena nati che avrebbero preso il volo. Uccelli fra l’altro sempre più rari e che mai avremmo sperato di vedere sulle nostre spiagge. Poi, certo, è stato fatto il possibile per tutelarli, ma..”. Ma? “Siamo sempre stati contrari agli spettacoli in quella zona di spiaggia. Va bene, alla fine hanno raccolta la plastica. Ma la plastica da raccogliere nemmeno avrebbe dovuto esserci. Fosse stato un evento plastic-free, allora sì sarebbe stata una vittoria”. 

Contrarietà ribadita da Claudio Papini, successore di Cianciosi alla presidenza di WWF Rimini: “Diciamo che quest’anno è andata così, ma ora pensiamo al futuro. Abbiamo letto con piacere che l’assessore Anna Montini vorrebbe re-ambientalizzare quella spiaggia, con le dune e gli habitat naturali. Finora però abbiamo visto che tutti gli eventi sono stati concentrati proprio lì. Noi non ne vorremmo nessuno. Vedremo andando avanti se nel Comune di Rimini prevarrà la Montini o chi decide sugli eventi”.

Intanto si è aperta la caccia; come sta andando? “Come lo scorso anno – annuncia il presidente di WWF Rimini – abbiamo invitato tutti i Comuni attraversati dalla ciclabile del Marecchia a istituire il divieto di caccia lungo il percorso. Nel 2018 ci rispose solo il Comune di Rimini, quest’anno finora nessuno; staremo a vedere. Comunque questi divieti dovrebbero essere posti non solo lungo quel tracciato, ma su quello del Conca, dell’Uso. Nel frattempo continuano ad arrivare segnalazioni dei cittadini di pallini che piovono addirittura sulle abitazioni, alla Grotta Rossa come a Casalecchio presso l’aeroporto. E siamo solo agli inizi”.

Stefano Cicchetti

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