Willer Dolorati, l’imprenditore bolognese che aveva organizzato a Rimini il Beat Village, commenta la presa di posizione di Gianni Indino, presidente di Confcommercio, che a sua volta a aveva risposto alla consigliera 5 Stelle Raffaella Sensoli sul tema della sicurezza a Rimini:
“Il signor Indino – ha scritto Dolorati in post sul gruppo Facebook Segnalazioni Rimini – difende gli interessi di chi con questo tipo di turismo ci guadagna, infatti è uno strenuo sostenitore di tutte quelle manifestazioni che portano e promuovono la cultura dello sballo, ovviamente a danno di un turismo più nobile e civile, fatto di gente che dallo sballo rifugge per cercare sano divertimento, buon cibo in ristoranti di qualità, e dormire in alberghi puliti e decorosi. Infatti questo tipo di turismo sempre più preferisce mete diverse da Rimini. Forse non si è reso conto del degrado che ci circonda, da piazzale Kennedy a Miramare il commercio, a parte pochi eroici sopravvissuti, e quello di isalmici o indiani che ripropongono la miseria e il degrado dal quale sono scappati allargando le loro attività anche negli alimentari. Certamente non sono attività nella legalità dato che loro resistono laddove italiani hanno ceduto per impossibilità di riuscire a pagare gli affitti. Ormai i commercianti italiani li vediamo come un tempo si vedevano in Croazia a fare mercatini con i poveri prodotti artigianali , nella speranza di far su qualche euro. Le proposte del Comune fatte da ambulanti che vendono cibo da strada che tolgono economia locale e lavoro a chi ha attività fisse , Forse non si è accorto che prevalentemente sono attività che vengono attirano degrado, portano sporcizia e vanno via coi soldi che al contrario rimarrebbero qui. Insomma Indino la domanda la facciamo noi a te ma dove vivi ?”.
