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Weekend caldo e ventoso in Romagna, qualche goccia nell’interno

Prosegue la fase meteorologica contraddistinta da correnti umide occidentali che nel corso della settimana hanno condizionato il tempo in Emilia-Romagna con un clima perlopiù asciutto e particolarmente mite. Una variabilità spiccatamente primaverile caratterizzata però da un flusso atlantico troppo teso e poco incisivo per le regioni settentrionali, le quali rimangono esposte a un tipo di circolazione sottovento indotta da pendii e rilievi che circondano la Pianura Padana e che impediscono ai sistemi frontali provenienti da ovest, già di loro poco organizzati, di raggiungere il nostro territorio emiliano-romagnolo.

Ed ecco spiegato anche il motivo degli effetti della forte ventilazione di föhn e garbino che ha contribuito a spingere i termometri a salire decisamente al di sopra delle medie stagionali: con anomalie termiche di 8-10 gradi superiori alla norma e valori più simili a quelli di fine aprile se non addirittura di inizio maggio. Quindi anche il secondo fine settimana di marzo verrà contrassegnato da una componente atmosferica lievemente anticiclonica, ma accompagnato dal transito di alcuni disturbi nuvolosi che apporteranno una breve fase instabile che si concluderà entro la mattinata di venerdì 10 e un lieve calo delle temperature nella giornata di domenica 12. In estrema sostanza, il tempo sarà rappresentato da un veloce passaggio perturbato determinato da piogge occasionali, ma con fenomeni poco significativi, seguito da una nuvolosità irregolare alternata ad ampi spazi di soleggiamento: il tutto in presenza di una ventilazione che continuerà a soffiare in maniera accentuata.

Venerdì 10 marzo: nuvolosità inizialmente diffusa con isolate e brevi piogge sparse più probabili sulla Romagna. Rapido miglioramento già durante la mattinata sulle aree pianeggianti e collinari con schiarite sempre maggiori a partire da Ovest, salvo la presenza di una residua nuvolosità irregolare sulla bassa Romagna. Nuove estese velature in aumento nel corso della serata, ma senza fenomeni precipitativi.

Sabato 11 marzo: nubi medio-alte anche estese su tutto il territorio regionale fino a tarda mattinata seguite da ampie schiarite sopratutto nelle ore centrali della giornata, salvo la presenza di qualche addensamento più consistente. Nuove coperture in arrivo dal tardo pomeriggio che potrà risultare più compatta sui settori centro-orientali della regione e da cui non si esclude qualche sporadica precipitazione sul sammarinese entro sera.

Domenica 12 marzo: cieli in prevalenza ben soleggiati su tutta la regione salvo la presenza di nubi sparse e addensamenti più consistenti nella prima parte di giornata in Emilia. Nuove coperture nuvolose potranno formarsi temporaneamente nel corso del pomeriggio e una nuvolosità alta e stratificata è prevista aumentare in serata a partire dai settori occidentali. Assenza di fenomeni precipitativi.

Tendenza per lunedì: inizialmente stabile ma con nuvolosità diffusa su tutta l’Emilia-Romagna e con cieli che potranno apparire sin da subito da nuvolosi a molto nuvolosi.

Temperature: minime inizialmente comprese tra 8/9 gradi delle pianure occidentali e 10/11 gradi del settore costiero; massime comprese tra 14/16 gradi del settore costiero e 17/19 gradi delle pianure interne. In calo nella giornata di domenica con minime comprese tra 6 e 8 gradi e massime intorno a 13/14 gradi. Venti: inizialmente moderati sull’intera regione tra ovest e sud-ovest con temporanei rinforzi lungo i rilievi e sulla pianura romagnola, in successiva temporanea attenuazione e rotazione dai quadranti orientali, con nuovo rinforzo tra mare, coste e aree di pianura centro-orientali. Mare: da mosso a localmente molto mosso.

Da domenica 12 aria più fredda e calo delle temperature, questo a causa di un rapido fronte freddo in discesa dall’Europa centrale verso la Penisola balcanica che lambirà appena i versanti adriatici, dove si osserveranno condizioni di spiccata variabilità, con annuvolamenti sparsi, ma associati a scarse precipitazioni. Non si tratterà di un calo importante, ciononostante non impedirà alla neve di cadere sull’Appennino a quote relativamente elevate.

Attenzione al vento che associato ai passaggi frontali delle perturbazioni n.4 e n.5 di marzo si farà sentire con raffiche di forte intensità prima da ovest/nord-ovest e successivamente da est/nord-est lungo la dorsale appenninica e sulla Romagna. Questo tipo di tempo sembra essere mantenuto da tre circolazioni che si sviluppano principalmente lungo i paralleli, contendendosi gli spazi del continente europeo tra masse d’aria artica al Nord, flussi atlantici al Centro e correnti progressivamente più miti di origine subtropicale in risalita sul Mediterraneo. Questa condizione nel corso della prossima settimana porterebbe a frequenti fenomeni perturbati e a tratti tempestosi sulle zone di Oltralpe, mentre esporrebbe la nostra Penisola alla possibilità di avere probabili passaggi piovosi da ovest verso est.

Uno di questi sembrerebbe farsi strada dalle Isole Britanniche dirigendosi verso il Mediterraneo centrale, confermando nella giornata di martedì 14 la formazione di una nuova perturbazione questa volta più attiva per le regioni settentrionali: dando seguito ad un aumento dell’instabilità e quindi a precipitazioni potenzialmente diffuse anche localmente a carattere di rovescio associato ad un calo delle temperature. Tuttavia, anche se la distanza temporale impone la massima cautela, questo breve peggioramento che si profila talora di una certa intensità per le regioni settentrionali, sembra essere veloce e apparentemente associato a precipitazioni poco democratiche (specie per il Nord-ovest) che di certo non saranno sufficienti a colmare il deficit idrico che grava su queste terre, tantomeno un raffreddamento tale da indurre un abbassamento cospicuo delle temperature, ma in grado di riportare i valori vicino alla “normalità” stagionale.

Roberto Nanni

🌐 https://meteoroby.com/

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