Una ragazza di 20 anni tunisina, nata e residente a Rimini ha dovuto subire un vero e proprio calvario perché voleva abbandonare lo stile di vita tradizionale della famiglia e adeguarsi agli usi e ai costumi italiani. Uscire con gli amici, andare al cinema e a ballare A vessarla colui che più di altri avrebbero dovuto proteggerla: il padre.
A scoperchiare questo vaso di Pandora la denuncia della stessa ragazza, che dopo un lungo periodo di maltrattamenti e minacce ha deciso di chiamare il 113.
Come riporta la stampa locale i fatti risalgono alla fine dello scorso mese di agosto. Il padre è su tuttte le furie e minaccia la ragazza anche di colpirla con un coltello alla pancia. Anche all’arrivo degli agenti il padre della ragazza non si calma e continua ad inveire contro sua figlia.
Inevitabile la denuncia da parte della figlia nei confronti del padre. Nel frattempo la ragazza è ospitata dall’associazione “Rompi il Silenzio” in un luogo sicuro.
Il padre è stato denunciato a piede libero per minacce e quasi sicuramente, dopo le indagini della squadra mobile anche per maltrattamenti