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Viserba, Suore Francescane: “Asilo chiude ma no a strumentalizzazione politica”

In merito agli articoli apparsi ieri sulla stampa locale e sui quotidiani online, le Suore Francescane Missionarie di Cristo lanciano chiaro messaggio riguardo alla chiusura dell’asilo San Francesco a Viserba.

“La comunità di Viserba di Rimini fu aperta il 24 Giugno 1935, in via Polazzi, 15 con una Scuola Materna, una scuola di lavoro per le giovani e le bambine, l’abitazione per le suore ed una cappella per la preghiera – spiegano -. Negli anni si sono succeduti innumerevoli cambiamenti fino ad oggi dove in Viale Roma le Suore Francescane Missionarie di Cristo gestiscono una Casa di Riposo con adiacente la scuola dell’infanzia. È ovvio che gli avvenimenti degli ultimi mesi che hanno visto la pandemia attanagliare il mondo intero, hanno avuto ricadute pesanti anche sul settore delle scuole paritarie”.

Per questo motivo, a malincuore, le suore, conosciute da tutti come le sorelle di ‘Sant’Onofrio’ hanno deciso di chiudere la sede di Viserba.

“E’ stata una decisione sofferta – dichiara la Madre Generale Suor Lorella Chiaruzzi – ma necessaria, anche perché i bambini iscritti erano solo venti e non cinquanta come dichiarato da un esponente politico di Rimini. È ovvio che se ne va un pezzo del nostro vissuto ma abbiamo valutato anche un altro aspetto non da poco: la tutela degli anziani nella casa di riposo che si trova nel medesimo complesso. La nostra Casa di Riposo, e ci tengo a sottolinearlo, è ad oggi Covid free (l’ultimo tampone su ospiti e operatori è stato eseguito la settimana scorsa) ma questo ha richiesto un lavoro anche di organizzazione degli spazi molto difficile e impegnativo. Un tempo c’era uno scambio attraverso laboratori didattici tra i bimbi e i nostri nonni, cosa che non può essere più possibile a fronte delle giuste nuove normative. Abbiamo, in questi mesi, cercato di utilizzare gli spazi della scuola chiusa per poter creare aree di stoccaggio materiali e altre necessità di cui avevamo bisogno in un’emergenza inaspettata che ancora non è finita.”

“I bambini iscritti – continua Suor Lorella – grazie anche al supporto della comunità hanno già trovato una collocazione e non ci risulta vi siano problemi di disponibilità di spazi nelle Scuole dell’Infanzia Statali.
Ciò che ci ferisce è la strumentalizzazione politica e gratuita di coloro che utilizzano, a fini non propriamente consoni al nostro modo di pensare, una decisione tanto sofferta da me e dalle mie sorelle non comunicando e non conoscendo come sono andate realmente le cose. Il cammino però non si ferma davanti alle avversità e continueremo a trasmettere il metodo educativo che ci contraddistingue a tanti bimbi di Rimini attraverso le nostre scuole paritarie di via Bonsi che rimarranno aperte e disponibili a tutti coloro che vorranno condividere con noi questo percorso.”

 

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