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Viserba, interrogazione di Erbetta: “Via Celli è diventata transito per mezzi pesanti”

Nel Consiglio Comunale di Rimini di ieri sera il consigliere Mario Erbetta (Rinascita Civica) ha presentato un’interrogazione al sindaco Andrea Gnassi in merito a via Aldo Celli a Viserba, puntando soprattutto il dito verso “un’ordinanza Comunale mai attuata”.

Via Celli è una stradina di campagna ad una sola corsia di circa 2 metri utilizzata dai viserbesi e dai turisti per passeggiare tranquillamente fino al lago Riviera o per pedalare in bicicletta fino al parco Italia in Miniatura e al McDonald’s – spiega Erbetta -. Oggi è diventata una via di transito esclusivamente per mezzi pesanti. Questa trasformazione è avvenuta in seguito alla costruzione del centro ambientale di Hera e la sua successiva conversione in HUB per la raccolta rifiuti porta a porta di tutta Rimini Nord”.

“In alcuni periodi dell’anno è un continuo transito di furgoni, camion e tir di cooperative che lavorano per Hera che inizia la mattina prestissimo intorno alle 5 per terminare a sera inoltrata. I residenti riferiscono di oltre 50 scarichi giornalieri, che si traducono in almeno 100 passaggi tra andata e ritorno. I rifiuti scaricati negli appositi container vengono poi prelevati da bilici che a pieno carico superano le
30 tonnellate, mezzi non autorizzati ad entrare nella via in quanto la segnaletica vigente segnala chiaramente “DIVIETO DI ACCESSO AI MEZZI SOPRA LE 10 TONNELLATE”. Il manto stradale è al collasso e pericolosissimo per chiunque voglia passare dalla via in bicicletta, moto o a piedi”.

“Oltre ai mezzi di Hera e al traffico dei veicoli aziendali e dei privati cittadini che scaricano i rifiuti nel centro ambientale di Hera, si aggiungono i fornitori del parco Italia in Miniatura e le automobili che usano la via Celli per entrare e uscire da Viserba.
La singola corsia rende praticamente impossibile il passaggio di due mezzi contemporaneamente quindi la maggior parte delle volte l’incrocio dei veicoli viene fatto usufruendo di spazi privati e piccole rientranze davanti alle abitazioni provocando molto spesso danni a cancellate e muretti”.

“A quasi 2 anni dalle prime segnalazioni e non da ultima quella di Quartiere 5, non è cambiato niente e la rabbia dei cittadini non si placa.
Per loro è impossibile andare in bicicletta, a piedi con un passeggino, pattinare o portare a spasso il proprio cane in sicurezza.
Esiste un’ordinanza comunale di regolamentazione della circolazione della via Reg. 060/2020 a firma del dirigente M. Tamagnini che istituisce il senso unico di circolazione Monte- Mare mai attuata e un documento del commissario della Polizia Municipale Garuffi prot. 251667/2020 che evidenzia la sofferenza e la pericolosità della strada. Questa inerzia nel risolvere il problema rende responsabile il Sindaco e il Comune per i vari incidenti che potranno avvenire su questa strada con anche inevitabili risvolti penali”.

Il consigliere comunale chiede quindi: “perché l’ordinanza comunale di regolamentazione della circolazione della via Reg. 060/2020 a firma del dirigente M. Tamagnini che istituisce il senso unico di circolazione Monte- Mare non è stata attuata e quando verrà attuata; se il Comune ha in previsione di aprire una strada che colleghi via Grazia Verenin al centro ambiente come da progetto originale e i tempi di realizzazione della stessa, oppure in caso contrario se ha l’intenzione di spostare la funzione di HUB di hera per i ritiri del porta a porta in altra zona.

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