Stava tornando a casa di gran carriera in sella al suo scooter e ai piedi aveva solo un paio di ciabatte malgrado il clima oramai autunnale. Nella sua abitazione in realtà, avrebbe dovuto rimanerci da mattina a sera.
Nella serata di ieri il momento di libera uscita che arbitrariamente si era regalato è costato caro ad un uomo costretto agli arresti domiciliari nella sua casa di Viserba nei pressi di Via Dati.
L’uomo, in sella allo scooter, è stato infatti intercettato da una pattuglia della Polizia di Stato per l’eccessiva velocità con cui stava impegnando il lungomare viserbese, “carriera” aumentata dal soggetto alla vista degli agenti che non hanno potuto fare altro che insospettirsi e seguirlo fino all’abitazione poco distante.
Qui l’uomo dopo aver parcheggiato il mezzo con fare circospetto è entrato nel suo appartamento convinto di averla fatta franca. Peccato per lui che uno degli agenti era addirittura riuscito ad entrare in casa e a sorprenderlo mentre dalla finestra era intento a controllare i movimenti degli agenti.
In un primo momento l’uomo, senza nemmeno essere interrogato, aveva dichiarato che la persona che inseguita dalla Polizia era in realtà il figlio.
Le divise, tuttavia, non si sono fatte ingannare e dopo aver constato che le ciabatte indossate dal soggetto erano identiche a quelle viste ai piedi dell’uomo alla guida del scooter, così come il casco, hanno fermato l’uomo, un quarantunenne napoletano. trasferendolo poi in Questura a disposizione dell’autorità giudiziaria.
