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Violenza alle donne, 121 casi in Provincia nel 2015

Dopo il femminicidio avvenuto ieri a Riccione, il Comune ha diffuso alcuni dati.

Donne prese in carico nel 2015 in tutta la provincia per violenze dallo sportello Dafne: 121, di cui 74 straniere e 47 italiane; 27 dai comuni del distretto di Riccione e 94 dal distretto di Rimini; 39 l’età media delle donne che si sono rivolte a Dafne. La forma prevalente si violenza rilevata sono state le violenze fisiche e psicologiche insieme. Nella maggior parte dei casi l’autore della violenza è il partner o l’ex partner.

A Riccione è operativo uno Sportello d’Ascolto avviato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati che attraverso il contributo di legali individuati a rotazione dall’Ordine stesso secondo le particolari esigenze richieste, fornisce gratuitamente ogni informazione relativa a problematiche familiari e di violenza.

Lo Sportello è aperto e disponibile ogni martedì su appuntamento dalle 15.30 alle 17.30. Il numero di telefono è lo 0541/608321.

Contemporaneamente il Comune di Riccione ha in essere assieme agli altri Comuni del distretto, di partecipare al bando regionale di finanziamento a progetti di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli. Bando previsto nel Piano regionale contro la violenza di genere ai sensi della legge regionale 6/2014

Sul fatto è giunto anche il commento di

Sull’assassinio della donna a Riccione, è giunta anche la dichiarazione della Segr. confederale CGIL Rimini Claudia Cicchetti:

“Un’altra donna uccisa e ancora una volta il carnefice è l’uomo che la perseguitava. Quante volte ancora dovremo inorridire per notizie come questa, chiederci perchè, come sia possibile?

Nonostante l’aumento dell’emersione delle denunce, la presenza di preziosi centri di ascolto e di aiuto, questa tragedia continua a consumarsi sempre più frequentemente.

Sappiamo che la violenza contro le donne è anche un problema culturale e sociale, ma sulla prevenzione e sull’ “educazione” ancora si è fatto poco.

E’ di recente approvazione un Piano Regionale contro la violenza di genere che rappresenta, da un lato il primo atto concreto di applicazione della Legge quadro per la parità e contro la discriminazione di genere (L.R. 6/2014), dall’altro uno strumento per la gestione complessiva dei centri anti violenza presenti in Italia.
Il Piano ha, tra i suoi obiettivi, la promozione di una cultura di contrasto agli stereotipi, alle discriminazioni; l’attivazione di sistemi di prevenzione e protezione efficace, l’integrazione tra servizi e giustizia; l’istituzione di un osservatorio regionale sul fenomeno della violenza.

Dunque occorre iniziare a rendere il Piano concreto al più presto per evitare che gli annunci rimangano tali.”

 

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